martedì 29 aprile 2008

"I demoni dell'estrema destra rialzano la testa"(indipendent).

Sono rimasto veramente sconvolto nel leggere i titoli dei giornali stranieri di oggi.Nessun giornale, sia esso di destra o di sinistra,riesce a spiegarsi perchè il centrosinistra abbia perso a Roma. E' fuori discussione il fatto che Roma sia cambiata radicalmente in questi 15 anni; tutti poi ricordano la gestione perfetta del Giubileo del 2000 e tutti ammettono che Roma cresce il triplo rispetto al resto d'Italia. A mio parere, ancora una volta si è perso per due motivi.

Il primo motivo è che la sinistra italiana non riesce a vendersi e ciò è lampante se facciamo un esempio. Molti analisti sostengono che la sconfitta di Roma sia dovuta all'emergenza sicurezza. Intanto non capisco i motivi di questa emergenza: dati alla mano, Roma è la capitale europea e forse anche mondiale più sicura. Ma noi italiani siamo fantastici ed il nostro grande difetto è quello di enfatizzare le sconfitte più che le vittorie, forse anche per colpa di un'informazione controllata (siamo tra gli ultimi paesi per libertà d'informazione) che favorisce questo. Se in un altro paese avviene uno stupro ma se ne sventano dieci, indubbiamente si porrà l'accento sui dieci casi e si discuterà sul come prevenire il caso singolo. Nel nostro paese avviene esattamente l'inverso. Se io dovessi dar retta ai giornali della destra, non mi passerebbe nemmeno per la testa di andare a Roma, dipinta come una città da far west. Ma se Roma è il far west allora che dire di New York o Londra: lì si spara davvero e si ammazza anche tanto.

Il secondo motivo della sconfitta sta senz'altro nel candidato ed in una certa spocchia. Abbiamo commesso a Roma lo stesso errore che la Sinistra l'Arcobaleno ha commesso su scala nazionale: pensare che c'è una certa percentuale di voti sicura e che le persone ci votano perchè in quella realtà è così, perchè quella realtà ci appartiene. A tal proposito qualcuno poi mi dovrebbe spiegare perchè a Roma siamo andati con la sinistra radicale, cioè quelle forze che da sempre si sono dimostrate latitanti sul tema della sicurezza, impedendoci perfino di approvare il decreto legge in materia di sicurezza. Il dato che emerge da queste elezioni è che la politica è sempre meno aritmetica e sempre più cuore ed impeto. Rutelli, poi, ha fatto tutta una campagna elettorale incentrata sul passato: io ho fatto, io ho detto, io mi sono attivato. Peccato che alla gente non interessa quello che hai fatto ma quello che farai ed è anche per questo che sarebbe stato più opportuno non proporre una minestra riscaldata ma qualcosa di veramente nuovo. Comunque grazie di cuore a Francesco per essersi messo a disposizione del partito e per aver lottato per il bene della città.

Qualche giorno fa Veltroni aveva detto che in caso di sconfitta a Roma sarebbe servita più grinta, non meno. Oggi già si parla di congressi, riflessioni,ecc. La verità è che il Partito Democratico è ancora qualcosa di molto aleatorio e ci vuole tempo affinchè possa raggiungere dei risultati. Non si tratta di fare congressi ma di rimboccarsi le maniche, specialmente da Roma in giù. I dati elettorali,infatti, ci dicono che il Pd guadagna al nord (abbiamo pure preso Vicenza!), tiene al centro ma perde clamorosamente al sud. Ormai non si può tornare indietro, non si possono più fare vecchie alleanze stantie. Jovanotti dice che "la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare"; tutti noi sappiamo che è ancora presto per volare ma diciamo ai dirigenti del Pd che c'è un unico uomo in grado di farci sperare di poter volare tra un giorno,un mese o un anno: Walter Veltroni! Io mi fido di Walter, e voi?

Nessun commento: