lunedì 25 maggio 2009

Chiarimenti sulla situazione di giurisprudenza a Rg


In questi giorni è finalmente venuta alla luce l'emergenza università. Si tratta di una situazione che in generale denunciavo da tempo (basta leggere i post di qualche tempo fa su www.circolouniversitario.blogspot.com) e ciò vale anche e soprattutto per giurisprudenza,la mia facoltà.
Ma di certo non scrivo questa nota per lamentare di essere stato accusato di allarmismo e cose simili.
Poichè avrò l'onore di stare al vostro servizio in qualità di consigliere di facoltà, già da ora sento il bisogno di interessarmi massimamente dei problemi della nostra facoltà e di interagire con i nostri rappresentanti a Ct. Ringrazio a tal proposito il consigliere di facoltà Marco Cuttone. E' grazie a lui che filtrano quelle poche informazioni che costantemente vi ho comunicato e continuerò a comunicarvi.

Giurisprudenza al momento attuale è forse la facoltà messa "meglio". Mentre per le altre facoltà si parla in quasi tutti i casi di chiusura in blocco, nel nostro caso abbiamo la garanzia che se non altro a rischio vi è solo il primo anno.
Questo è quanto è emerso dall'ultimo Consiglio di Facoltà. E' almeno dalla metà di marzo che si sapeva che o sarebbero stati pagati 600000€ all'ateneo catanese oppure il primo anno di giurisprudenza non sarebbe stato attivato (a tal proposito potete leggere le discussioni sul gruppo Fb Giurisprudenza Ragusa).
Alcune menti politiche letteralmente folli hanno ritenuto di dover tenere nascosta la notizia, gridando urbi et orbi che era tutto ok,era tutto risolto.
Oggi ci veniamo così a trovare con l'acqua alla gola, considerato che la somma deve essere corrisposta entro la fine di maggio.
La nostra situazione penso sia la più scandalosa in assoluto, sia per il numero di iscritti della facoltà e sia perchè lo stesso Preside è assolutamente d'accordo sulla sua sopravvivenza, visto e considerato che le statistiche ci dicono che a Ragusa ci si laurea prima e con voti più elevati.
Una facoltà virtuosa che rischia di scomparire per incapacità amministrativa e gestionale.
Ma è inutile strapparsi i capelli e protestare soltanto.

Innanzitutto cercheremo di attivare i nostri senatori accademici ed i membri del Consiglio di Amministrazione a Catania. Cercheremo di capire se il rettore debba espletare ancora qualche passaggio in questi due organi ed in caso affermativo tenteremo ovviamente di mitigare la sua posizione.
Condurremo senz'altro una battaglia politica: in questi casi bisogna essere apolitici nel senso di rivolgersi a tutte le forze politiche. Purtroppo sono proprio gli organismi politici che decidono su queste questioni e quindi ciascuno di noi deve attivare i suoi canali per cercare di giungere ad una soluzione.

Del resto il problema principale rimane la mancata approvazione dello statuto del Consorzio Universitario alla provincia; non si capisce bene perchè il presidente Antoci non abbia la benchè minima intenzione di approvarlo (oggi vedremo cosa deciderà il Consiglio Provinciale in materia).Se lo statuto sarà approvato saremo già ad un passo dalla soluzione, se consideriamo che sarà possibile allargare la base societaria del consorzio con l'ingresso di nuovi soci e nuovi fondi.

Queste ed altre misure spero possano servire per superare la fase dell'emergenza.
Successivamente sarà necessario analizzare le responsabilità di ciò e giungere finalmente ad un maggiore coinvolgimento degli studenti nel Consorzio Universitario ed in tutte le istituzioni che si occupano di università. Devono essere coinvolti i Comuni, chiamati solo a versare soldi (che tra l'altro poi non danno nemmeno) senza avere alcun potere decisionale. E che dire poi dei sindacati, la Confindustria e le altre associazioni? Siamo la provincia più ricca della Sicilia: è mai possibile che gli imprenditori ed altri soggetti non sentano il bisogno di garantirsi una formazione di qualità? Esperienze simili in altre parti d'Italia e della Sicilia (vedesi la Kore di Enna) hanno funzionato e stanno dando i loro frutti.
Per adesso pensiamo a superare l'emergenza,poi si vedrà.

giovedì 14 maggio 2009

Ma il cielo è sempre più blu



Credo sia doveroso fare una qualche riflessione su quello che sta accadendo a Pozzallo da qualche tempo a questa parte, nella speranza di arricchire un dibattito politico già piuttosto sviluppato.
Da qualche tempo ho notato che c'è ormai la moda di non convocare o peggio disertare i consigli comunali. La maggiorenza è in preda ad una miriade di divisioni interne ed è destabilizzata dalla campagna acquisti portata avanti dall' onorevole Minardo, il quale oggi può vantare ben cinque consiglieri comunali ed un assessore.
Tutti gli ultimi Consigli sono saltati quasi sempre per l'assenza di Idea di Centro (il movimento che fa capo a Nino Minardo) ,dovuta alla "legittima" aspettativa di un rimpasto in giunta con la nomina di un secondo assessore di stampo minardiano.
In politica certe cose ci sono sempre state e ci saranno ma ad onor del vero non ricordo mai nulla di così squallido. Un esempio? Dopo lo slittamento dell'ultimo Consiglio Comunale ho trovato diversi consiglieri seduti tranquillamente al bar e ciò è di una gravità assoluta. In passato avrebbero almeno sentito l'esigenza di nascondersi, oggi si fa tutto alla luce del sole e tutto sembra concesso per la legge dei numeri. La maggioranza acquista consiglieri e si blinda, non capendo che il consenso non si misura in base ai consiglieri che hai.
Questo atteggiamento sta causando danni gravi alla città, se consideriamo che sostanzialmente non si decide. Il Consiglio Comunale viene progressivamente spogliato delle sue funzioni e tutto viene deciso dalla Giunta e dagli uffici. Il Piano Regolatore è ormai appannaggio degli uffici e gli si dà una valenza politica, tanto è vero che il Sindaco non ha saputo neppure motivare determinate scelte di comodo (che tra l'altro sarebbero state di competenza del Consiglio).
L'unica cosa in cui l' Amministrazione profonde le sue energie è una campagna di odio e di mistificazione nei confronti di coloro che in passato hanno amministrato Pozzallo.
Domenica scorsa hanno distribuito dei volantini in cui attaccavano Ammatuna ed i giovani democratici per la questione piscina,abbonamenti,villa comunale. Ciò rientrerebbe in una normale dialettica politica se non fosse che la Giunta Sulsenti si limita a criticare, non avanza proposte e cerca solo ed unicamente di scalfire il lavoro della precedente Amministrazione che comunque continua ad essere lodato dai pozzallesi.
E come potrebbe essere lodato il lavoro di oggi?
Si stanno facendo scelte di bilancio inique e vessatorie: per finanziare le Notti Blu si tagliano le ore ai dipendenti delle cooperative che già non percepiscono lo stipendio da tredici mesi.
Sindaco ed assessori si liquidano tutte le loro indennità e piangono miseria, proponendo addirittura di far pagare ai ragazzi il ticket sugli abbonamenti a partire dal prossimo anno scolastico.
E' stato appena approvato un piano triennale delle opere pubbliche che rasenta il ridicolo: si attenzionano due o tre strade assolutamente secondarie e nulla viene stanziato per lo sviluppo infrastrutturale della nostra città. Forse ciò è assolutamente naturale se consideriamo che il progetto di messa in sicurezza del porto presentato a Palermo consta di un paio di foglietti scarabocchiati (pare abbiano suscitato ilarità nei vari uffici palermitani).
Il sistema viario e segnaletico? Oggettivamente è il settore in cui ultimamente stiamo messi peggio (basta guardare il post precedente). Abbiamo chiesto più volte perchè viale Kennedy sia stato reso a senso unico, nonostante sia una delle arterie più larghe della città e serva da via di fuga in caso di calamità naturale. Ma chiedere non serve a nulla, perchè tanto loro hanno i numeri.
Si fanno scelte contro le cooperative,gli studenti, i dipendenti comunali. Si cerca di mettere gli uni contro gli altri quando ad esempio si dice ai lavoratori delle cooperative che le spettanze saranno liquidate se i comunali rinunceranno per un mese alla loro retribuzione.
Lo stato liberale si fonda sul principio secondo cui è lo Stato a dover essere al servizio del cittadino. Qui a Pozzallo è ormai il cittadino a dover essere al servizio del Comune, dovendo subire la più grande truffa della nostra città.
Da una parte si inaspriscono le tasse, si allarga la forbice dell' imponibile e si minaccia di non erogare servizi essenziali se non dietro il pagamento dell' Ici e delle altre imposte; a tutto ciò non corrisponde però un aumento effettivo dei servizi e tutti noi ci sentiamo derubati e spremuti.
Che dire poi delle sinergie di cui si era vantato Sulsenti? Qualche giorno fa non è neppure andato a Ragusa per un'iniziativa che ha visto la partecipazione del presidente Lombardo. Oggi il Sindaco su Video Regione ha lamentato l'assoluta assenza del governo nazionale in materia di finanziamenti per l'immigrazione. E le sinergie dove sono? E perchè poi se l'on. Ammatuna fa avere al Comune di Pozzallo 800000€ per gli stipendi quasi ci si arrabbia e non si sa neppure che fine abbiano fatto questi soldi?
Forse sarà meglio rinviare queste domande perchè per adesso sono tutti impegnati a dichiarare che i pozzallesi non hanno storia e quindi bisogna partecipare in massa ai seminari storici per il 180° anniversario della nascita di Pozzallo.
Ovviamente come colonna sonora canteremo tutti ma il cielo è sempre più blu. Forse in questo modo ricorderemo le notti blu, le quali, dopo dieci giorni, sono già morte e sepolte senza aver contribuito in alcun modo alla crescita ed allo sviluppo economico della nostra città!

sabato 9 maggio 2009

Saluti da Pozzallo-le "perle" della nostr cittadina





I giovani democratici hanno vinto la battaglia sugli abbonamenti. E' bastato lanciare un forte allarme e mobilitarsi per far si che l'Amministrazione Sulsenti sbloccasse i fondi per il rilascio degli abbonamenti.
Ringraziamo di cuore l'onorevole Ammatuna, il quale ha svolto un ruolo chiave nella soluzione del problema interessando l'assessore regionale competente e permettendo così che i fondi venissero sbloccati.

Ma la nostra azione non si ferma senz'altro qui.
Le strade della nostra città versano nel degrado più totale: buche, strade che si allagano con due gocce d'acqua, segnali sparsi in maniera folle (basti pensare all'impossibilità di imboccare la via Mario Rapisardi per proseguire per Ispica).
L'assessore Ruta sembra non vedere gli ingorghi e le enormi difficoltà che i pozzallesi incontrano in tal senso.

Domenica mattina presenteremo alla cittadinanza la campagna "Saluti da Pozzallo: le perle della nostra cittadina". Distribuiremo alla cittadinanza tutto il materiale fotogratico raccolto: segnali attaccati ai pali, buche, segnali folli e senza senso (sopra troverete proprio un collage di queste immagini).
Alla luce di tutto ciò i Giovani Democratici di Pozzallo chiedono le immediate dimissioni dell'assessore Ruta per la sua incapacità di affrontare prima che risolvere i problemi della città,che sono sotto gli occhi di tutti.
L' assessore alla viabilità compia per una volta un gesto sensato e di amore per la sua città: Ruta go home!