martedì 30 dicembre 2008

Grazie all’intervento dell’on. Ammatuna è stato compiuto un ulteriore passo in avanti per il progetto di ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’osp

Buone nuove per l’ampliamento dei locali che ospitano il pronto soccorso dell’ospedale Maggiore. Entro i primi mesi del nuovo anno, il progetto sarà ammesso a finanziamento.
E’ il deputato regionale del Partito Democratico, Roberto Ammatuna, a darne notizia, dopo una interminabile serie di incontri e solleciti a vari livelli per potere ampliare i locali al limite del collasso per i numerosi accessi: cento giornalieri e trentatremila annui.
“Le dimensioni ridotte del Pronto Soccorso, che si sviluppa su una superficie di appena 280 metri quadri – afferma il deputato regionale - risultano insufficienti rispetto all’attività svolta, ed inadeguate per raggiungere le prescrizioni minime, previste dalla normativa vigente, per l’accreditamento delle strutture sanitarie. Grazie all’impegno del direttore generale, Fulvio Manno e del servizio tecnico dell’Ausl 7, è stato trasmesso al Dipartimento Regionale Infrastrutture, Sviluppo e Innovazione dell’assessorato regionale alla Sanità, il progetto definitivo, per un importo complessivo di un milione e duecentomila euro, relativo ai lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso del nosocomio di Modica”.
L’Onorevole Ammatuna ha già avviato gli opportuni contatti in un incontro con il direttore generale del Dipartimento interessato, la dottoressa Bullarà ottenendo garanzie per la celerità dell’ammissione a finanziamento dell’opera. La decisione dell’ammissione a finanziamento del progetto dovrebbe avvenire a breve, già nel corso dei primi mesi del 2009.
Il nuovo Pronto Soccorso dovrebbe svilupparsi su di un’area di circa 1.300 metri quadri con nuovi locali ampi, efficienti e conformi alle normative vigenti, con impianti tecnologici ed attrezzature elettromedicali idonee a soddisfare le esigenze dell’utenza.
“La nuova allocazione del Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica – conclude Roberto Ammatuna – è indispensabile per garantire al meglio l’applicazione delle linee guida di priorità all’utenza, per evitare che le persone, in stato di sofferenza, rimangano in attesa in locali inadatti e poco confortevoli”.

martedì 23 dicembre 2008

Accertamenti Ici illegittimi

Pino Asta (Il Timone), Marco Sudano (Pozzallo Giovane), Antonio Zocco (Forza Italia) Salvatore Toscano (Indipendente) nella seduta del Consiglio Comunale di Pozzallo del 22/12/2008 in cui si discuteva di riduzione dell’imposta comunale sugli immobili, hanno presentato una missiva al Sindaco, al Segretario Generale ed all’Assessore al Bilancio.
Il ritiro e l’annullamento degli avvisi di accertamento, in autotutela, riguardante i terreni è stata la richiesta effettuata dai quattro consiglieri comunali. La palese violazione dell’art. 8 del regolamento comunale sull’Ici, rende nulli gli avvisi di accertamento, tale che in sede di ricorso da parte dei contribuenti, il comune oltre a non incassare nulla sarà condannato a pagare le spese legali.
Il consigliere Pino Asta ha altresì chiesto che venisse messo a verbale che il danno erariale conseguente da questo errore macroscopico, sia da addebitare sia al dirigente dell’Ufficio Tributi che alla Giunta Comunale.
“Non è possibile che gli errori effettuati da Sindaco, Giunta e Dirigenti debbano ricadere sempre sulla collettività –dichiara Pino Asta-, è arrivata l’ora che qualcuno debba pagare di tasca propria. Sono stati penalizzati dipendenti comunali con sospensioni dal lavoro, per alcuni giorni, con motivazioni ben più impalpabili. Si proceda ora per Dirigenza e Giunta”. “La lotta all’evasione- continua Asta- è diventata la caccia ai contribuenti. La foga di colpire gli ignari cittadini, e la speranza di scovare (con metodi errati) giustamente gli evasori, si sono tramutate in un suicidio amministrativo di gravissima portata. I fondi previsti da questi avvisi di accertamento, inseriti per bilancio preventivo 2008 sono già stati impegnati spesi dalla giunta comunale. L’Amministrazione Sulsenti ha creato un disavanzo milionario nel bilancio consuntivo 2008.”

giovedì 18 dicembre 2008

Sulsenti sindaco ombra!


Nella mattinata di oggi, a seguito di un incontro, dell’On. Roberto Ammatuna con il Presidente della Regione On. Raffaele Lombardo, l’Assessore Cimino e il ragioniere generale del Bilancio dr. Emanuele, si è stabilito di accreditare al Comune di Pozzallo la somma di 800 mila euro, già disponibili dall’Ente da domani.

Con queste somme possono essere date risposte importanti ai dipendenti e agli operatori delle cooperative che hanno tutto il diritto di trascorrere serenamente le feste di fine anno.

Un grazie all’On. Roberto Ammatuna, che nonostante le mancate collaborazioni dell’Amministrazione Comunale di Pozzallo, riesce come sempre a portare avanti gli interessi della sua città.

domenica 14 dicembre 2008

Proposta di rimodulazione degli appelli

I sottoscritti rappresentanti degli studenti in seno al consiglio di facoltà di Giurisprudenza vogliono rendere nota la nuova sistemazione degli appelli in seguito alla delibera del Consiglio, avvenuta l’11-12-2008 a seguito di numerose riunioni in Commissione didattica, riguardante il ridimensionamento degli appelli “extra ordinem” e la RAZIONALIZZAZIONE degli appelli ordinari.
Tali modifiche sono venute in seguito all’adeguamento del Regolamento Didattico di facoltà al Regolamento Didattico d’Ateneo. Tali modifiche entreranno in vigore nel’A.A 2009/2010.


Gennaio 1 appello ordinario

Febbraio 1 appello ordinario
Marzo(entro il 12 ) 1 appello ordinario
Aprile-Maggio 1 appello "extra ordinem"
Giugno 2 appelli ordinari
Luglio 1 appello ordinario
Agosto
Settembre 1 appello ordinario
Ottobre(entro giorno 10) 1 appello ordinario
Novembre-Dicembre 1 Appello “Extra Ordinem”

Quindi, riassumendo:

2 appelli ordinari ed un appello "extra ordinem" nella sessione autunnale;
3 appelli ordinari ed un appello "extra ordinem" nella sessione invernale;
3 appelli ordinari nella sessione estiva.


NB: Questa nuova sistemazione degli appelli cosi stabilita, vuole incentivare e garantire una maggiore organizzazione e qualità della didattica.
Si tiene a puntualizzare come i rappresentanti degli studenti abbiano votato per la previsione di un ulteriore appello per gli studenti fuori corso.


Biondi Salvatore

Calanni Andrea

Cassaro Alberto

Cuttone Marco

Palazzo Roberto

martedì 9 dicembre 2008

L'abilitazione diventa un miraggio


Un mio amico ha lanciato una petizione che invito caldamente a sottoscrivere per i motivi che adesso vi spiegherò.

Nei giorni scorsi il Ministro Alfano ha confermato ciò che era stato annunciato in anteprima circa un mese fa, ovvero che la riforma della professione forense sarà quella presentata al Guardasigilli dal Consiglio Nazionale Forense (scaricala).
Dalle parole del Presidente dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura in occasione del cosiddetto Congresso Nazionale Forense della settimana scorsa si legge che "Ci fa particolare piacere, infine, che il Guardasigilli abbia confermato che la riforma della professione forense sarà l'autoriforma voluta dall'avvocatura e sarà separata da quella delle altre professioni....". Il Ministro si è dichiarato quindi pronto a presentare in Parlamento il disegno di legge riguardante la riforma voluta dall'avvocatura.
COSA PREVEDE LA RIFORMA
Analizzando cosa prevede la stesura della proposta del C.N.F. si nota che, per quanto riguarda l'accesso alla professione forense, è sensibilmente ancora più rigida della precedente prevedendo:
- l' impossibilità all'abilitazione per chi non passa i test d'ingresso e chi non possa frequentare le scuole solo forensi a pagamento e per non meno di 250 ore annue - art . 41 e art 42 Riforma (Ai fini dell’iscrizione nel registro dei praticanti è necessario il superamento di un test di ingresso, da svolgersi periodicamente con modalità informatiche presso la sede dei Consigli degli Ordini Distrettuali" e "Il tirocinio, oltre che nella pratica svolta presso uno studio professionale, consiste altresì nella frequenza obbligatoria e con profitto, per un periodo non inferiore a ventiquattro mesi di corsi di formazione a contenuto professionalizzante tenuti esclusivamente da ordini e associazioni forensi" e "c) la durata minima dei corsi di formazione, prevedendo un carico didattico non inferiore a duecentocinquanta ore per l’intero biennio; d) le modalità e le condizioni per la frequenza dei corsi di formazione da parte del praticante avvocato nonché quelle per le verifiche intermedie e finale del profitto, che dovranno essere affidate ad una commissione composta da avvocati, magistrati e docenti universitari, in modo da garantire omogeneità di giudizio su tutto il territorio nazionale)" .Ad oggi non esiste alcuna barriera per concludere proficuamente la pratica forense essendo solo necessario frequentare uno studio professionale ( senza spese o esami di sorta)
- esami previa preselezione e solo con codici NON commentati Art. 44 (Disposizioni generali) 1. L’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato può essere sostenuto soltanto dal praticante avvocato che abbia effettuato il tirocinio professionale, che non abbia compiuto cinquanta anni alla data di scadenza del termine previsto per la presentazione della domanda di partecipazione e che abbia superato la prova di preselezione informatica di cui all’articolo 45..." e art 46 ". La prova scritta si svolge col solo ausilio dei testi di legge senza commenti e citazioni giurisprudenziali"Ad oggi non esiste alcuna barriera per arrivare all'esame professionale ed è possibile utilizzare in sede di esami gli indispensabili codici commentati con le sentenze giurisprudenziali
-cancellazione di fatto del patrocinio legale "autonomo" (si potrà solamente sostituire il titolare di studio nelle sua cause) (art 41 Riforma) "Nel periodo di svolgimento del tirocinio il praticante avvocato, decorso un anno dall’iscrizione nel registro dei praticanti, può esercitare attività professionale solo in sostituzione dell’avvocato presso il quale svolge la pratica e comunque sotto il controllo e la responsabilità dello stesso, in ambito civile di fronte al Tribunale e ai giudici di pace, e in ambito penale, nei procedimenti che in base alle norme vigenti anteriormente alla legge 16 luglio 1997, n. 254 rientravano nella competenza del Pretore"Ad oggi dopo un anno è possibile avere il patrocinio legale che dà la possibilità di guadagnare autonomamente con cause proprie in attesa di superare l'esame professionale
- obbligo di presentare agli orali ordinamento e deontologia forensi e le materie più difficili (oggi solo facoltative) come diritto civile, diritto penale, diritto processuale civile, diritto processuale penale più due altre materie facoltative (art 46 Riforma "........ in una prova orale in forma di discussione con la commissione esaminatrice, durante la quale il candidato dovrà illustrare la prova scritta, e dimostrare la conoscenza delle seguenti materie: ordinamento e deontologia forensi, diritto civile, diritto penale, diritto processuale civile, diritto processuale penale; oltre ad altre due materie, scelte preventivamente dal candidato, tra le seguenti: diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto comunitario ed internazionale privato, diritto tributario")Ad oggi è possibile presentare solo materie molto semplici come diritto ecclesiastico , internazionale privato, diritto comunitario etc
- non si potrà sostenere l'esame dopo più di 3 bocciature (Art 43 Riforma) "Il Consiglio dell’ordine presso il quale è compiuto il biennio di tirocinio rilascia il relativo certificato che consente di partecipare alla prova di preselezione informatica per l’ammissione all’esame di Stato per le tre sessioni immediatamente successive, salvo il diritto di ripetere il biennio di tirocinio al fine del conseguimento di un nuovo certificato di compiuta pratica"Ad oggi non esiste alcun limite
- non potrà sostenere l'esame chi ha 50 anni.Ad oggi non esiste alcun limite.
La disciplina transitoria, qualora fosse realizzata, esenterà solo chi ha concluso la pratica forense al momento dell'entrata in vigore della legge e solo ed esclusivamente per quanto riguarda l'obbligo di seguire le scuole forensi. Tutte le altre disposizioni invece prescinderanno dalla disciplina transitoria e saranno valide per tutti.

lunedì 1 dicembre 2008

Persecuzioni...

Il Sindaco Sulsenti sembra aver avviato una sorta di “pulizia politica” contro tutti quelli che non si adeguano al suo volere. In un solo giorno ha prima querelato l’addetto stampa del Comune e poi invitato a dimettersi il consigliere comunale Alessandro Maiolino. Entrambe le iniziative sono inopportune e la seconda anche intollerabile. Sul trasferimento dell’addetto stampa del Comune si sono già pronunciati favorevolmente a quest’ultimo sia il giudice del lavoro che il collegio, per il ricorso avanzato dal Comune di Pozzallo e nell'attesa del pronunciamento sulla richiesta di merito, opportunità vorrebbe, che non si mettessero in atto immotivate azioni di rappresaglia. Che dire poi dell’invito alle dimissioni lanciato da Sulsenti nei confronti del consigliere di opposizione, se non che si è passato ogni limite. Non tocca certamente a Sulsenti verificare le presenze in consiglio comunale, non ne ha alcuna competenza, perché è lo stesso organo che deve autoregolamentarsi. Non può il Sindaco immischiarsi nell’attività dei consiglieri comunali, siano essi di maggioranza o di opposizione, perché a lui non devono dar conto di nulla. Esprimiamo quindi la nostra solidarietà all’addetto stampa del Comune ed al consigliere comunale Alessandro Maiolino, con l’augurio al primo di un suo celere reintegro nelle funzioni da tempo svolte e con la certezza, per il secondo, che ne lui ne gli altri consiglieri comunali, di maggioranza o di opposizione, si lasceranno intimidire dalla grave interferenza istituzionale di Sulsenti. Manifestiamo, ulteriormente, la nostra solidarietà al consigliere MPA Giuseppe Giudice, che svolge lo stesso lavoro del consigliere Alessandro Maiolino, lontano dai propri familiari a bordo di navi oceanografiche. Se Sulsenti profondesse lo stesso impegno, con cui insidia i consiglieri ed i dipendenti comunali, nell'amministrare la città, non avremmo un paese al declino e sempre più tasse da pagare per i cittadini.

Un triste natale

Il Sindaco Sulsenti, in data 28 novembre, ha aumentato le tasse di 350.000 euro. L’Ici sulle aree fabbricabili è stata aumentata, nel 2008, per un importo pari a un milione e novecentomila euro. Il nuovo aumento è servito anche a coprire le seguenti spese:

1) per aumentare lo stipendio ai dirigenti comunali;
2) ancora somme per i segnali stradali;
3) per occasioni di rappresentanza del Sindaco e della Giunta;
4) per disponibilità finanziarie discrezionali del Sindaco.

In un fine anno drammatico per l’economia, con una crisi che colpisce tutto e tutti, gli unici interventi messi in campo dal Sindaco sono stati quelli di aumentare le spese comunali superflue e di recuperare le somme necessarie mettendo le mani in tasca ai cittadini.

Ancora una volta, senza nemmeno rispettare il clima natalizio, Sulsenti continua la sua battaglia contro i pozzallesi.

Questa è solo l’ultima di una lunga serie, iniziata contro gli studenti con il ticket sui pendolari, continuata con l’aumento della spazzatura, completata con l’aumento dell’Ici.

PD - Pozzallo Giovane – Il Timone – Noi per Pozzallo – Vivere per Pozzallo – Sinistra Democratica – Autonomisti Liberi

mercoledì 26 novembre 2008




L’amministrazione faccia un passo indietro e, come promesso 6 mesi fa, ripristini lo status precedente alla sua gestione amministrativa riguardo gli abbonamenti AST ai tanti studenti pendolari della nostra città.
Giunge infatti la paradossale notizia che la Giunta si ostini nella scellerata ed antidemocratica scelta di richiedere le bollette dell’acqua ai genitori che si recano a prelevare l’abbonamento per i figli che studiano fuori sede e che dunque usufruiscono del servizio di trasporto AST . Tutto ciò è inammissibile!
Non c’è alcun nesso giuridico in tutto questo, solo un mero accanimento verso una categoria con la quale il Sindaco in persona aveva avuto mesi fa un colloquio rassicuratorio. Questa amministrazione ci ha già abituati alle promesse non rispettate, non è di certo una novità dell’ ultim’ora, ma anche questa volta ci batteremo, con azioni eclatanti, come in passato, per ripristinare le normali condizioni democratiche e il diritto fondamentale allo studio.
Invitiamo pertanto i genitori a segnalarci ogni abuso di tal genere e, con il gruppo di minoranza, faremo rimangiare l’ennesimo atto discriminatorio della Giunta Sulsenti, che lede i diritti fondamentali dei nostri concittadini.

martedì 25 novembre 2008

I giovani non sono distanti!!!


336 votanti. E' questo il numero che sintetizza lo svolgimento delle primarie dei giovani democratici nel pozzallese. Una partecipazione straordinaria, condita da momenti di entusiasmo e dalla voglia di partecipare.
Il dato elettorale dimostra che a Pozzallo c'è un gruppo forte e coeso, capace di stare più in mezzo alla gente che nelle stanze di partito.
Voglio rivolgere un fortissimo ringraziamento a Giovanni La Terra Bellina e Valentina Spata (candidati all' assemblea nazionale), nonchè a Giulia Messina, Irene Sittinieri, Davide Criscione e Peppe Albora.
Non posso poi non ringraziare la società civile, presente nella persona di Andrea Cannella, il quale ha conseguito un buon risultato anche a Pozzallo.
Ringrazio infine gli amici di Ragusa, senza i quali non sarebbe stato possibile raggiungere questo splendido risultato.
Sabato terremo una conferenza stampa nella quale verrà analizzato il dato elettorale e molti altri aspetti; a breve vi farò sapere l' ora.
Sono convinto che tutti insieme raggiungeremo grandi risultati, perchè stiamo continuamente a contatto con la gente e per loro lavoriamo, a contatto con i piccoli problemi della quotidianità delle persone.
La strada è quella giusta, continuiamo così! Auguri a tutti e da oggi si torna a lavorare per il bene della collettività!

lunedì 17 novembre 2008

Sulsenti uccide il sociale!



Il Sindaco Sulsenti vuoledistruggere le famiglie pozzallesi.Lettere di licenziamento per ilavoratori delle cooperative.

La situazione sociale della città di Pozzallo rischia di degenerare perché il Sindaco Peppe Sulsenti ha inviato una lettera a tutti i presidenti delle cooperative con la quale li avvisa del mancato rinnovo del contratto in scadenza il 31 dicembre.

MOLTI PADRI DI FAMIGLIAPERDERANNO IL LAVORO.

Noi non lo permetteremo!

Ci impegniamo, Lunedì 17 novembre, a chiedere la convocazione di un CONSIGLIO COMUNALE URGENTE, per discutere su questa decisione scellerata dell’amministrazione!

DIFENDEREMO I CITTADINI DAI SOPRUSI DEL SINDACO E DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

Trincerandosi dietro i “tagli” della Regione Sicilia, in cui GOVERNANO UOMINI DELL’MPA (stesso partito del Sindaco!), Sulsenti decide di cacciare tanti lavoratori.

Non si può giocare con il lavoro e con il futuro di uomini,donne e bambini: noi non lo permetteremo!


Pozzallo Giovane – Partito Democratico

Sinistra Democratica – Il Timone

Noi per PozzalloVivere per Pozzallo - Autonomisti Liberi

venerdì 14 novembre 2008

Scienze sociali: l'ennesima picconata all' Università iblea!


Con rammarico apprendiamo la mancata attivazione del primo anno del corso di Laurea in Scienze Sociali. Dopo la tormentata vicenda che ha visto la mancata attivazione del primo anno di Scienze del Governo, Economia e Scienze Informatiche – appartenenti all’Ateneo di Catania - , anche il corso di Scienze Sociali – dell’Ateneo di Messina – sembra costretto a subire la stessa sorte.
Di questi giorni, infatti, l’amara scoperta di decine e decine di studenti, che senza alcun preavviso, hanno appreso della mancata attivazione del primo anno di corso di Laurea di Scienze Sociali, che l’Università di Messina tiene a Modica.

Tutto ciò nonostante abbiano già regolarmente pagato una tassa di iscrizione pari a circa 300 euro, da sommarsi alle eventuali spese sostenute per l’affitto di una casa.
Nulla è stato garantito alle matricole, costrette per l’anno accademico 2008-2009 a modificare sostanzialmente il loro percorso formativo o a spostarsi alla sede di Messina.
Parzialmente risolta sembra invece la vicenda degli studenti degli anni successivi al primo, anche se allo stato attuale non ci sono garanzie su quando e come verranno avviate le attività didattiche.
Il Circolo Universitario Ibleo, sempre attento e vicino agli studenti della provincia di Ragusa, esprime tutto il proprio disaccordo, sia nel merito che nella forma con cui la mancata attivazione del corso si è svolta. Non solo gli studenti non sono stati informati e messi a conoscenza in tempi ragionevoli che il primo anno non sarebbe stato attivato, impedendo loro di scegliere soluzioni alternative, ma per giunta a questi ultimi non è stata data spiegazione e contezza né delle soluzioni che si intendono proporre nè di che fine hanno fatto i soldi già sborsati per la tassa di iscrizione.
Riteniamo che il comportamento posto in essere dalle istituzioni accademiche sia grave e lesivo del diritto allo studio e del diritto di uguaglianza tra tutti gli studenti.
Auspichiamo, dunque, un intervento deciso e immediato da parte di tutti gli enti istituzionali interessati, affinchè si attivino per risolvere celermente la vicenda e diano così l’opportunità a famiglie e studenti di pianificare e programmare il proprio futuro formativo, quanto prima e nel più completo modo possibile.
Ragusa, 14 Novembre 2008

- CUI -
:: Circolo Universitario Ibleo ::
::
www.circolouniversitario.blogspot.com ::
::
circolouniversitarioibleo@yahoo.it ::

Forum e Facebook per comunicare con noi!

E' nato il forum del Circolo Universitario Ibleo! La "costola" del nostro blog (con cui sarà sempre in stretto contatto) ci consentirà di discutere e scambiare commenti all'interno delle varie sezioni create. In quella riguardante l'Universita, ci saranno singole sezioni per tutti i corsi di laurea presenti in provincia. Un'altra sezione è dedicata alle nostre iniziative (tesseramento, serate universitarie e altro), mentre non mancherà anche la "classica" sezione "Off Topic" in cui parlare di musica, sport, notizie e tutto ciò che non è previsto nelle altre sezioni!
Per partecipare attivamente al forum (e quindi leggere e commentare) è necessaria una semplicissima e velocissima registrazione!
Questo è l'indirizzo:
www.circolouniversitario.forumattivo.com .
Vi aspettiamo, numerosi come sempre!

Cercate il C.U.I anche su Facebook! aggiungetevi al nostro gruppo! E' un altro strumento che mettiamo a disposizione per comunicare!

Anche il rettore dell' Università di Catania contro la Gelmini!

Il Rettore dell'Università di Catania, prof. Antonino Recca, a conclusione del dibattito svoltosi nell'Assemblea di docenti, personale tecnico amministrativo, ricercatori precari e studenti dell'Ateneo, riunitasi il 6 novembre 2008 nell'aula di Scienze chimiche della Cittadella universitaria, ribadisce il contenuto delle mozioni approvate dall'Assemblea generale della CRUI, già fatte proprie dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione, fa proprie le preoccupazioni che sono state già espresse da Facoltà e Corsi di laurea dell'Ateneo, riafferma la propria contrarietà alla riduzione dei finanziamenti all'Università, così come emerge dai vari provvedimenti governativi degli ultimi mesi (Leggi 126/2008 e 133/2008), che configurano un definanziamento della formazione universitaria e della ricerca nel nostro Paese, e il ridimensionamento del loro carattere pubblico.

Esprime, altresì, la contrarietà alla norma che limita pesantemente il turn-over del personale. Auspica, pertanto, interventi legislativi che ripristinino un adeguato livello di finanziamento, in considerazione del fatto che, già prima delle previste riduzioni, si attestava allo 0,6% del PIL, un valore ben lontano dagli obiettivi di Lisbona e da quello di molti Paesi industrializzati, ed eliminino le limitazioni alle assunzioni. In assenza di tali interventi, si avrebbero, infatti, ripercussioni negative sull'offerta formativa, sul diritto allo studio, sullo sviluppo della ricerca scientifica, compromettendo in modo irreversibile il futuro di tanti giovani, impegnati nella loro formazione e nella ricerca, nonché le prospettive di sviluppo economico e sociale del Paese e, in particolare, del Mezzogiorno d'Italia.

Il Rettore riafferma il valore della politica di attenta e scrupolosa vigilanza sugli equilibri di bilancio, adottata dagli Organi di governo dell'Ateneo e, con riferimento alle possibili, e auspicabili, modifiche ai provvedimenti normativi fin qui assunti in materia di finanziamento del sistema universitario, chiederà agli Organi di governo dell'Ateneo la sospensione dell'attuazione delle pesanti misure di contenimento della spesa, che si renderebbero eventualmente necessarie per fronteggiare la prevista riduzione del finanziamento ordinario dell'Università, pari a circa 17 milioni di euro, per il 2010.

Il Rettore fa appello al Governo, affinché, nel garantire un finanziamento adeguato al sistema universitario, proceda, allo stesso tempo, con determinazione, nella direzione dell'attribuzione delle risorse sulla base di una valutazione dei risultati formativi e di ricerca degli Atenei, nonché dell'efficienza e dell'equilibrio della loro gestione.

Ritiene che i risultati dell'Ateneo di Catania, nel campo della ricerca, che lo vede al 14° posto per numero di PRIN finanziati nel 2008, e della capacità di attrazione degli studenti e di formazione d'eccellenza, anche attraverso la Scuola Superiore, e in quello della gestione del proprio bilancio, con il pieno rispetto dei limiti di spesa per il personale (86% del FFO) e di indebitamento (0,4% del FFO), debbano essere premiati con risorse che consentano di mantenere e sviluppare tali risultati, garantendo una prospettiva ai tanti docenti e ai ricercatori precari che si sono, in questi anni, impegnati per il loro conseguimento. Il Rettore, infine, fa appello alle Istituzioni locali e alla Regione Siciliana, affinché, nella delicata condizione della realtà meridionale del Paese e della Sicilia e nel contesto delle riforme federaliste, si individuino forme di collaborazione e di investimento - anche attraverso la sinergia con le altre università siciliane - che facciano della formazione e della ricerca, una leva per l'innovazione e lo sviluppo economico e sociale della nostra regione.

lunedì 10 novembre 2008

Solidarietà a Tommaso Fonte

Si prega vivamente di diffondere e di pubblicare il seguente documento di solidarietà, nei riguardi di Tommaso Fonte, dirigente della CGIL siciliana, che fra l’altro è stato uno dei protagonisti del movimento contro la privatizzazione dell’acqua in Sicilia, vittima di intimidazioni a tutti i livelli.
Per le adesioni al documento:
accadeinsicilia@tiscali.it.
Per informazioni e comunicazioni: 339.8473018.
Per testimonianze di solidarietà: sosteniamo.fonte@gmail.com.
Si ringrazia
Per il Comitato di solidarietà a Tommaso Fonte
Gianluca Floridia


Solidarietà a Tommaso Fonte

Dopo 27 anni di attività sindacale la CGIL di Ragusa ha interrotto qualsiasi rapporto di collaborazione con Tommaso Fonte, segretario generale uscente, ritenendo di non volersi più avvalere del medesimo dopo il previsto periodo di sospensione dagli incarichi esecutivi in relazione alla sua candidatura per le elezioni regionali siciliane dell’aprile 2008.
Fonte è un dirigente della CGIL che nel corso degli ultimi anni si è battuto ed esposto in prima persona nelle vertenze territoriali più rischiose e delicate come la lotta per l’acqua pubblica, la lotta contro lo sfruttamento del lavoro, per la trasparenza degli appalti nella sanità e nella pubblica amministrazione.
Esprimiamo profondo stupore, amarezza e grande preoccupazione per tale decisione della CGIL, che allarma chi nella società civile e democratica ha avuto in Tommaso Fonte un punto di riferimento sulle questioni della legalità, dello sviluppo e dei diritti fondamentali.
A seguito di tale suo impegno Fonte ha subito minacce di ogni tipo, anche di morte, di cui non si conoscono ancora gli autori.
Crea inquietudine e sconcerto il fatto che dopo la denuncia di un episodio di intimidazione, il dirigente sindacale sia stato paradossalmente processato per simulazione di reato, e infine pienamente assolto. Non risulta peraltro che dopo tale sentenza, emessa dal giudice dott. Andrea Reale il 21 gennaio 2008, siano state fatte indagini per far luce sui fatti denunciati.
Esprimiamo pertanto a Tommaso Fonte la nostra piena e totale solidarietà, sicuri che il suo impegno e la sua passione civile continueranno ad essere patrimonio importante per il territorio ibleo e la Sicilia tutta.

I primi firmatari:

Gianluca Floridia – Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Ragusa
Libero Mancuso – Già presidente Corte d’Assise Bologna – Avviso Pubblico nazionale
Nando Dalla Chiesa – Docente Università di Milano. Presidente Onorario di Libera
Emilio Molinari – Presidente Comitato Italiano per un Contratto Mondiale dell’Acqua
Roberto Morrione – Presidente Libera Informazione, Roma
Don Tonio Dell’Olio – Ufficio Presidenza di Libera Nomi e Numeri contro le mafie
Carlo Ruta – Storico e giornalista d’inchiesta
Gabriele Del Grande – Giornalista “Fortress Europe”
Riccardo Orioles – Giornalista (I Siciliani), Catania
Pietro Ancona - già Segratario Regionale CGIL Sicilia
Piera Aiello – Presidente Associazione Rita Atria, cognata di Rita Atria e Testimone di Giustizia
Umberto Santino – Centro di Documentazione “Peppino Impastato”, Palermo
Pino Maniaci – Giornalista, Direttore Tele Jato, Partitico
Giovanni Di Martino – Vice presidente nazionale di Avviso Pubblico e sindaco di Niscemi
Giuseppe Nicosia – Sindaco di Vittoria, Avviso Pubblico
Lorenzo Lorusso - giornalista e presidente nazionale Finanzieri democratici
Amico Dolci – musicista - Palermo
Gabriella Stramaccioni – Coordinatrice nazionale Libera Nomi e Numeri contro le mafie
Manuela Mareso – Giornalista Narcomafie
Stefania Pellegrini – Docente di Sociologia del Diritto, Università di Bologna
Carlo Gubitosa – Giornalista Peacelink – Carta
Dario Montana – Referente Libera Coordinamento di Catania
Umberto Di Maggio - Referente Libera, Coordinamento di Palermo
Norma Ferrara – Libera Informazione, Roma
Marco Benanti – Giornalista “Isola Possibile”, Catania
Barbara Grimaudo – Cittadini Invisibili? No Grazie!, Palermo
Davide Binazzi – Presidente Associazione “Il Parco”, Bologna
Antonio Giaimo – Già inviato de “L’Ora” e dell’ANSA, Montevideo
Nadia Furnari - Associazione Rita Atria
Paola Ottaviano – Avvocato, Medici Senza Frontiere
Antonella Serafini – Giornalista “Censurati.it”, Roma
Roberto S. Rossi – Giornalista, Catania
Paolo Fior – Giornalista, Milano
Graziella Proto – Direttore Casablanca, Catania
Daniela Modica – Biotecnologa, Pozzallo
Ciccio Ruta – “Il Clandestino”, Modica
Giovanni Firrito – Pax Christi, Ragusa
Amel Laouini – Presidente Circolo “Donne Immigrate”, Ragusa
Tonino Solarino – Già sindaco di Ragusa
Rinaldo Benedetto – Primo sindaco di Pozzallo nel dopoguerra
Aurelio Modica – Già sindaco di Pozzallo
Sonia Migliore – Consigliere Comunale, Ragusa
Romina Licciardi – Consigliere Provinciale di Parità, Ragusa
Peppe Cannella – Consigliere Comunale, Vittoria
Alex Maiolino – Consigliere Comunale, Pozzallo
Giuseppe Roccuzzo – Consigliere comunale PD, Ispica
Carmelo Caccamo – Segretario CNA, Ispica-Modica
Massimo Giudice – Confesercenti, Vittoria
Alessandro D’Antoni – Accademia di Polizia – Los Angeles
Rosanna Caudullo – Presidente “Centro Donne”, Vittoria
Uccio Milana – Presidente Arcigay, Ragusa
Marco Blanco – Conduttore radiofonico “Ora d’Aria”, Modica
Andrea Di Falco – Radio Futura, Vittoria
Natale Arezzi – Centro Culturale “Don Puglisi Impastato”, Pozzallo
Giuseppe Gerace – Cancelliere tribunale, Francavilla di Sicilia (ME)
Luciano Nicastro – Docente e scrittore, Ragusa
Enrico Natoli – Presidente “Associazione Cuntrastamu”, Roma
Alessio Di Florio – Peacelink, Pescara
Natale Salvo – Giornalista, Trapani
Santina Sconza – giornalista, Catania
Antonio Signorelli – Biologo, Catania
Ninni Vinci – Cittadini invisibili? No grazie!, Palermo
Nello Lo Monaco – Geologo Dirigente Regione Siciliana, Ragusa
Alessandra Dipietro - giornalista, Roma
Riccardo Alfonso - Direttore agenzia FIDEST, Roma
Tuccio Di Stallo – Vice coordinatore provinciale PD, Ragusa
Marco Di Martino – Segretario Provinciale Rifondazione Comunista, Ragusa
Giovanni Iacono – Segretario Provinciale Italia dei Valori, Ragusa
Enzo Cilia – Coordinatore provinciale Sinistra Democratica, Ragusa
Santo Santaera – Presidente provinciale dei Verdi, Ragusa
Lorenzo Migliore – Presidente provinciale del Partito Socialista, Ragusa
Carmelo La Porta – Segretario Cittadino PD, Ragusa
Gianni Battaglia – Movimento Grilli Ragusani, Ragusa
Roberta Trovato – Giornalista, Modica
Giovanna Corradini – Redattrice, Ragusa
Salvatore Cicirello – Società Civile PD, Ragusa
Gianpiero Saladino- società civile, Ragusa
Chiara Iurato – Dottoressa in medicina, Ragusa
Ennio Ammatuna – Segretario cittadino PD, Pozzallo
Pierenzo Muraglie – Segretario cittadino PD, Ispica
Carla Cau – Insegnante e componente Comitato Scuola Pubblica, Ragusa
Margherita Benedetto – Insegnante, Pozzallo
Totò Battaglia – Officina 90, Ragusa
Massimiliano Carnemolla - Associazionismo civile, Siracusa
Franca Supplizi – Sociologa, Pescara
Chiara Civolani – insegnante, - Bologna
Roberto Nobile - Attore, Roma

lunedì 3 novembre 2008

Ragusa c'è!


Anche a Ragusa grandi proteste contro la riforma Gelmini. Il 30 ottobre si è tenuta un'assemblea della facoltà di lingue dove si è deciso di organizzare una grande assemblea per giorno 6 novembre. L' invito a partecipare è rivolto a tutte le facoltà ed inoltre chiederemo la presenza dell' on. Giuseppe Drago e del preside della facoltà. La riforma dell' università della Gelmini taglierà in maniera scriteriata i fondi dell' università, mettendo soprattutto a rischio la sopravvivenza dei decentramenti, i primi a dover soffrire la mancanza di risorse. Non è poi possibile che tutte le università vengano trasformate in fondazioni, cioè in enti privati. Forse in questo modo ci saranno più servizi ma è chiaro che i privati guarderanno solo ed esclusivamente al profitto, sicchè noi ci troveremmo università futuristiche finanziate con le nostre tasse (che nell'ipotesi migliore raddoppieranno).
Lancio un forte appello ad attivarsi già da ora, sarebbe un errore gravissimo non farlo per poi piangere quando il danno si è ormai prodotto (vedesi il caso Modica). L' assemblea si terrà giorno 6 novembre alle ore 18 presso la sala Falcone-Borsellino. Un invito particolare lo rivolgo ai miei colleghi giuristi: chi studia giurisprudenza non può esimersi dall' attenzionare certe problematiche, è inutile studiare le cose sui libri per poi non metterle in pratica. La presenza dei miei colleghi sarebbe poi particolarmente gradita poichè, anche se ancora non è del tutto certo, sarà presente Marco Cuttone, consigliere della nostra facoltà. Vi aspetto numerosi!!!

venerdì 24 ottobre 2008

Affermazioni deliranti

Guardate cosa afferma Alessandro Cappello...lui che è modicano vorrebbe far chiudere tutti il decentramento ragusano. Leggete quello che scrive e per favore postate in massa i vostri commenti,non è possibile che si affermino cose del genere!!!

http://www.radiortm.it/Notizia.asp?id=17033

Elezioni universitarie: ripartiamo dai risultati positivi

Pubblicato su "La Sicilia" di oggi.

Le elezioni sono ormai alle spalle e con questo comunicato noi del Circolo Universitario Ibleo intendiamo tracciare un bilancio di ciò che è accaduto.
A Ragusa ci sono stati 420 votanti su 3500 iscritti; non si può pertanto nascondere il forte astensionismo, dovuto in massima parte alla presenza di un solo seggio per tutte le facoltà ed in questo senso gli elettori siracusani sono stati certamente avvantaggiati, giacché le tre facoltà presenti nell’ aretuseo sono assolutamente limitrofe; ma registriamo, purtroppo, un senso di non appartenenza,di non cittadinanza studentesca emerso durante la campagna elettorale ed evidenziato dal dato elettorale. Gli studenti iblei non hanno ben compreso l’importanza ed il significato di queste elezioni e le conseguenze positive che da una vittoria assoluta sarebbero scaturite, Ma noi del CUI ce ne assumiamo anche le nostre responsabilità se non siamo riusciti in ciò.
Noi non intendiamo prendercela con nessuno: ringraziamo fortemente chi ci ha sostenuto e a chi non ci ha sostenuto diciamo che porteremo avanti delle battaglie soprattutto per loro, per renderli coscienti del fatto che non ci rivolgiamo agli studenti soltanto per il voto, ma, al contrario, la nostra vocazione tesa alla difesa del diritto allo studio e del territorio, iniziata tempo addietro, rimane costante e coerente.
Nonostante l’astensionismo, abbiamo raggiunto dei risultati importanti, come l’ elezione del nostro candidato Paolo Pavia, eletto come consigliere di facoltà in lingue con 44 voti nella lista CUI-UNIPRO che a Ragusa prende più del 50% dei voti, la possibilità di partecipare alla prossima elezione del rettore (i primi dei non eletti vi partecipano) nella persona di Salvatore Gambuzza (42 voti), candidato nella lista CUI-UNIPRO-NIKE, il quale ha preso quasi il 50% dei voti ed ha contribuito a far scattare il seggio in giurisprudenza.
All’ Ersu decentramento la nostra lista “Studenti Uniti per il Decentramento”,sempre col candidato Gambuzza, si piazza seconda con 226 voti.
Ne approfittiamo comunque per porgere i nostri migliori auguri ai nostri “competitors” e per lanciare sin da subito un messaggio per operare insieme in questi due anni in nome e per conto del nostro territorio e per non fare dei problemi della nostra realtà universitaria iblea una bandiera politica, ma un luogo comune per apportarvi migliorie.
I nostri migliori auguri vanno anche a Carmelo Maucieri, consigliere della facoltà di agraria eletto in un’altra lista, il quale certamente guarderà ai problemi degli studenti e non alla loro fede politica.
A breve, avvieremo una raccolta firme affinché nelle prossime elezioni vi siano più seggi elettorali, poiché questi risultano evidentemente uno strumento necessario per conseguire risultati migliori e, per quanto riguarda i problemi che gli studenti ci sottoporranno, già da ora useremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per affrontarli e risolverli.
Il CUI in definitiva è stato,è e sarà sempre a disposizione della collettività studentesca per qualsiasi tipo di problema, non solo durante le elezioni e non soltanto per un ritorno in termini elettorali.
Rispettiamo fortemente la volontà espressa dagli studenti-elettori ragusani ed in qualsiasi momento li invitiamo a rivolgersi alla nostra associazione per qualsiasi tipo di problema perché gli studenti hanno sempre il diritto di lamentarsi di ogni minima disfunzione e chi fa politica universitaria ha il dovere di dar loro delle risposte. Grazie di cuore a tutti gli studenti!
Mi permetto , da presidente del CUI, di ringraziare tutti i nostri candidati e sostenitori che si sono spesi per le idee del circolo ed hanno creduto nei suoi valori. Un grazie di cuore anche a loro.

Il Circolo Universitario Ibleo

Elezioni universitarie, il Pd ibleo del tutto assente

Pubblicato sul Giornale di Sicilia di oggi.

A qualche giorno dalle elezioni universitarie che hanno riguardato l’Ateneo di Catania, e quindi anche la sede decentrata di Ragusa, Modica e Comiso, con rammarico e delusione dobbiamo registrare, salvo eccezioni, la totale assenza del Partito Democratico Ibleo. Ogni biennio, infatti, a torto o a ragione, le forze politiche del centro-destra scendono materialmente e concretamente in campo per ottenere visibilità all’interno delle istituzioni accademiche. Noi, giovani del PD della provincia di Ragusa, siamo riusciti ad ottenere, battendoci ai tavoli delle trattative del PD catanese, un’importante candidatura al CdA dell’ERSU per il decentramento (l’organo superiore che si occupa della destinazione di borse di studio, sussidi e servizi). Ma i quadri del PD ibleo hanno evidentemente sottovalutato e sminuito la funzione cruciale che l’ottenimento di tale carica avrebbe significato per le sedi del decentramento ragusano. Un’imbarazzante assenza ha contraddistinto la classe politica del PD ibleo, la quale a parole è attenta al rilancio dello sviluppo e alla crescita socio-culturale del territorio, ma che si lascia puntualmente scappare l’occasione per ripartire.
Ci stupisce come si possa pretendere la massima mobilitazione quando è in gioco il nome di un Aeroporto e come, con altrettanto disinteresse, non si intervenga con lo stesso vigore quando sono in gioco le sorti di centinaia e centinaia di studenti disagiati. Forse non e’ ben chiaro al PD della nostra provincia che i giovani sono una risorsa fondamentale ed insostituibile, ma che anche la pazienza ha un limite; che le elezioni universitarie non sono l’elezioni dei capiclasse, ma rappresentano un momento centrale che catalizza l’attenzione di tutte le altre forze del centro-destra, le stesse che poi nelle competizioni elettorali amministrative, provinciali o regionali ottengono risultati eccezionali.
Con rammarico dobbiamo assistere pertanto all’ennesima sconfitta elettorale, all’ennesima buona occasione perduta per tramutare in fatti concreti le nostre belle parole e i nostri grandi progetti.
Ci consoliamo col fatto di essere riusciti a superare, senza struttura e solo con le nostre forze, il MpA, sia in provincia di Ragusa che nelle altre, e di aver eletto un consigliere per la facolta’ Lingue a Ragusa, nonche’ un altro grande elettore per la facolta’ di giurisprudenza.
Considerando la ventata negativa che ha investito il PD in tutto l’Ateneo, il nostro risultato e’ dunque piu’ che lusinghiero e sapere di averlo ottenuto con sacrificio e lavoro ci inorgoglisce. Da qui intendiamo ripartire, consapevoli di avere dalla nostra parte l’appoggio di centinaia di studenti.
Siamo stanchi, pero’, di un partito che e’ sempre pronto a pretendere da noi il massimo impegno quando bisogna riempire pullman o montare gazebo ma che, salvo rare eccezioni, rimane chiuso nelle stanze quando bisogna scendere in campo e dimostrarsi presente sul territorio.



Mario D'asta
Gianni Scala
Salvatore Gambuzza
Valentina Spata

mercoledì 22 ottobre 2008

Ma erano elezioni o una partita di poker?

Leggete bene cosa scrive Scollo, appena eletto all'interno del c.d.a. dell' ERSU DECENTRAMENTO! Invece di preoccuparsi di rappresentare i problemi di tutti i vari decentramenti (Rg, En, Cl, Sr), parla solo delle questioni siracusane e poi accenna al bluff dei ragusani... ma quale bluff?! Non si capisce bene... Scollo dimentica di essere il rappresentante di tutti i decentramenti dell 'Ateneo di Catania;le affermazioni che seguono sono istituzionalmente irresponsabili e rappresentano un 'offesa per tutti gli studenti iblei, nisseni ed ennesi!

Cliccate qui per vedere l'articolo in alta definizione


















mercoledì 8 ottobre 2008

Candidature elezioni universitarie




vota le liste e i candidati del cui :

(si vota facendo una croce sul simbolo e scrivendo il nome di uno dei nostri candidati)




Agraria:(UniPro-C.U.I.)

Caruso Andrea

Montemagno Gabriella

Milana Alberto

Economia: (UniPro)

Zago Fabio

Giurisprudenza:(UniPro-C.U.I-Nike)

Valenti Brian Sebastian

Gambuzza Salvatore

Ingannè Maurizio

Criscione Linda

Cappello Alessio

Lingue: (UniPro-C.U.I.)

Pavia Paolo

Morana Manuela

Puglisi Rosangela

Vattiato Flavia

Scienze politiche: (UniPro-C.U.I.)

Nobile Giorgio

Antoci Carmelo

Modica Orazio

Puglisi Benedetto

Fermo Antonino

Recchia Giovanni

Scienze matematiche, fisiche, naturali:

Assennato Adriano



Il nostro candidato all’E.R.S.U. decentramento:

(si vota facendo una croce sul simbolo "studenti uniti per il decentramento" e scrivendo Salvatore Gambuzza)

Gambuzza Salvatore





mercoledì 1 ottobre 2008

La corrida,dilettanti allo sbaraglio!



Siamo al ridicolo. Ve lo giuro, non pensavo che si arrivasse a tal punto. Molte volte in politica accade che ci si ostini a difendere pervicacemente ed insensatamente le proprie scelte; ciò a volte è normale, forse anche legittimo.

A Pozzallo però non era mai capitato che si approvassero degli atti palesemente illegittimi. La L/R Siciliana numero 23/1974 dice chiaramente che a livello comunale bisogna assicurare il servizio di trasporto gratuito degli studenti pendolari (ovviamente per quelle scuole non presenti nel comune di residenza). Non sono un giurista,avvocato,magistrato,notaio...però...anche un cretino lo sa che, nel sistema delle fonti del diritto, la delibera comunale sta sotto la legge regionale. Ciò significa che la delibera con la quale è stato istituito il ticket sugli abbonamenti è nulla, mentre fittizi sono gli introiti conseguenti previsti nel bilancio.

Ma c'è di più. In questa delibera sostanzialmente si dice che se i tuoi genitori non hanno pagato le tasse allora tu non hai diritto al trasporto gratuito. Cioè..mio padre è povero e non paga le tasse,io non posso andare a scuola...mio padre se ne frega di pagare le tasse,io ho problemi ad andare a scuola...ma al di là degli esempi,vi rendete conto?

E poi tutto questo per guadagnare 20.000?Ma non si poteva risparmiare sugli inutilissimi segnali stradali che ormai opprimono la città?E sui contributi alle associazioni?Sulla carta?Sui viaggi a Palermo?Ma per 20.000 euro ne vale la pena?Vi prego...in caso affermativo allora fatelo...ma escogitate un modo che ci metta nelle condizioni di non farci ridere appresso da mezza provincia!

venerdì 26 settembre 2008

L'erede Raffaele arraffa ed affama



È anche peggio di quando Totò spartiva il bottino fra i suoi clienti. Duecento euro a chi allevava una capra "girgentana" (agrigentina) e 500 a chi accudiva in giardino un asino pantesco (di Pantelleria), un contributo "per la lotta mondiale contro l' inquinamento" a chi viaggiava in nave, 12 euro per ogni chilo di manna tirata giù dall' albero. L' ultimo assalto alla Regione è più sfacciato. Ci sono di mezzo i parenti. Tanti. E' così che don Raffaele sta già oscurando la fama del suo predecessore sopraffatto da una velenosa guantiera di cannoli. é un arrembaggio. Più fratelli e cugini e più figli. E più nipoti e più compari. Non c' è più soltanto Palermo (dove Cuffaro ha il suo quartiere generale) ma c' è anche Catania (dove il boss dei boss è Lombardo) e - chissà come - in Sicilia ci saranno pure più soldi. Quelle che tecnicamente vengono definite le "risorse della nuova programmazione" sono in sostanza 6 miliardi e mezzo di euro che pioveranno sull' isola da qui alla primavera del 2013. Alla Regione si preparano a un altro grande banchetto. Con un condottiero che pubblicamente promette rigore e regole ma poi fa sempre finta di niente. A parole annuncia rivoluzioni nella spaventosa macchina burocratica e intanto lascia i soliti noti ai loro posti, giura di ridurre da 26 a 12 le società regionali e invece non taglia mai nulla, in nome della trasparenza sceglie come assessori due noti magistrati e poi però il suo governo scivola ancora nella vergogna dei familiari più intimi assunti per chiamata diretta. Alla muta muta - zitto zitto come si dice in Sicilia - Raffaele Lombardo è in corsa per battere tutti i record nella Sicilia delle abbuffate. Nella Regione che per la sua Sanità spende 8,5 miliardi di euro (il 30% in più della Finlandia, ha fatto notare a luglio la Corte dei Conti) tutto è come prima e più sconcio di prima. A pochi mesi dalla sua incoronazione il nuovo governatore sembra stia diventando un altro Cuffaro più smoderato di Cuffaro. Lo scandalo è diventato scandalo con Giuliana, la figlia di Giovanni Ilarda, il giudice che don Raffaele ha messo all' assessorato al Personale. Ma la lista di quei cognomi eccellenti assunti in Regione è infinita. Quelli che hanno una parentela molto stretta e gli altri, cognati, nuore, ex autisti, ex deputati "trombati". Si comincia con Piero Cammarata, primogenito di Diego, sindaco di Palermo, e si finisce con una Misuraca (parlamentare di Forza Italia) e uno Scoma (assessore di Lombardo), con un Davola (ex autista di Gianfranco Micciché) e con un Mineo (figlio di un deputato regionale). Quasi tutti sono negli staff degli assessori. Come Rosanna Schifani, sorella di Renato, presidente del Senato della Repubblica. Era già dipendente della Regione, assunta per concorso nel ' 91, poi è stata "chiamata" dall' assessore alla Famiglia Francesco Scoma. O come Viviana Buscaglia, cugina del ministro di Grazia e Giustizia Angelino Alfano. La signora, un' "esterna", è nello staff dell' assessore all' Agricoltura Giovanni La Via. L' elenco di chi si piazza lì dentro con un cognome che conta mese dopo mese è sempre lungo. Ogni assessore può avere 25 collaboratori fra segreteria particolare e segreteria tecnica, un terzo di loro arriva da fuori l' amministrazione. Così fan tutti. Pagando ciascuno degli 8 prescelti come dirigente 41.807 euro lordi più un' indennità di 7.747 euro e un' altra di 23.500. Come minimo, i fortunati che entrano in uno staff, portano a casa 70 mila euro. Gli uffici di gabinetto si trasformano in vere e proprie segreterie politiche. Come quella dell' assessore ai Beni Culturali Antonello Antinoro dell' Udc. Ha chiamato vicino a sé: Giovanni Antinoro (non parente) che era l' autista di Cuffaro; Domenico Di Carlo, segretario del braccio destro di Cuffaro, Saverio Romano; Vito Raso, amico di Cuffaro; Gianni Borrelli, ex candidato Udc amico di Cuffaro e dello stesso assessore Antinoro. Lo chiamano staff ma è una tribù. Rispetto a tutti gli altri 21 mila dipendenti regionali quelli degli staff non firmano il cartellino, hanno un rapporto solo con il loro capo - l' assessore - e tanto per gradire per gli interni un' altra indennità annua dai 7 ai 15 mila euro. E se nei "felicissimi" di Totò Cuffaro sembrava che non ci fossero limiti al limite, l' esordio come governatore di don Raffaele è stato segnato da nuovi aumenti per 72 onorevoli su 90. Il parlamento ha voluto altre tre commissioni, altri "gettoni", altri incarichi e gratifiche da aggiungere ai 19 mila euro lordi di stipendio per ogni parlamentare. Totale delle spese in più per le tre nuove commissioni: 200 mila euro. Nelle stesse settimane del bonus per gli onorevoli, tutti i dirigenti dei vari assessorati sono stati valutati e promossi. Il minimo in "pagella" era un punteggio di 70, tutti sono andati oltre il 90. Dai 3 ai 15 mila euro in più per ogni burocrate. «Il mio governo è già impegnato a tagliare gli sprechi», aveva solennemente giurato don Raffaele nel giorno del suo insediamento. Numeri e nomi raccontano come sono andate le cose. A giugno il governatore aveva proclamato che avrebbe finalmente messo mano alle 25 società collegate alla Regione, 3546 precari poi stabilizzati e in pratica tutti amici di amici, un bel po' di altri parenti di eccellenti siciliani, tutti entrati senza concorso. A luglio e a settembre ha ripetuto il proclama. Le 25 società sono sempre lì, una dependance della Regione Sicilia che conta quasi gli stessi impiegati che ha la Regione Lombardia. Sulla carta si occupano di tutto. Trasporti. Informatizzazione. Patrimonio artistico. Qualche mese fa una società ha pubblicato un avviso per comunicare l' assunzione da parte di un' altra società di 38 ingegneri. Il nome dell' altra società è stato tenuto segreto «per motivi di privacy». Poi si è scoperto che era la Sicilia e-innovazione, una struttura che gestisce almeno 300 milioni di fondi europei e statali. Ma Lombardo non prende decisioni. Parla, parla ma non si mette mai contro nessuno. Immobile come una statua, assiste alle scorrerie nel gorgo di Palermo.
Da repubblica.it

venerdì 19 settembre 2008

Elelezioni universitarie


Elezioni del 16-17 ottobre:rinnovo degli organismi di rappresentanza degli universitari dell’ Ateneo di Catania(e quindi anche del decentramento ibleo)


Non restare a guardare dalla finestra ma scendi in campo!!!!!


Care colleghe e cari colleghi,
care amiche e cari amici,
care studentesse e cari studenti,
viviamo una fase delicata della nostra vita universitaria perché i fondi nazionali per l’università e la ricerca diminuiscono(1500 milioni di euro in meno nella prossima finanziaria) , e, a peggiorare queste scelte che rendono meno moderno, competitivo e innovativo il nostro paese Italia, c’è una nostra realtà locale-universitaria che non sola stenta a decollare, ma che sta facendo dei grossi passi indietro con la soppressione dei 3 corsi di laurea, Economia Aziendale e Scienze del Governo a Modica e Scienze Informatiche a Comiso.


E’ che per questo che il CUI ha organizzato una raccolta firme arrivando a circa 2200 firme che presenterà al ConsorzioUniversitario, al Rettore e a tutti quei soggetti istituzionali universitari e non interessati in merito.
Ma non è tutto perché il 16 e 17 ottobre:
· abbiamo una grande occasione di riscatto;


· abbiamo la possibilità di dimostrare che noi crediamo nel nostro territorio e difendiamo la nostra realtà universitaria;


· abbiamo la possibilità di dimostrare che non siamo studenti di “serie b”;


· abbiamo la possibilità di far valere i nostri diritti;


· abbiamo la possibilità di eleggere i nostri rappresentanti perché VERRANNO RINNOVATI GLI ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA DEGLI UNIVERSITARI DELL’ATENEO DI CATANIA.


Ed è per questo che il CUI, realtà ormai radicata nell’università decentratata, ma che si propone anche di diventare punto di riferimento degli studenti iblei iscritti a Catania, si sta organizzando per presentare le sue liste; il CUI ti chiede di scendere in campo, di non stare più a guardare, di non vivere nella rassegnazione di chi crede che le cose non possano cambiare, ma anzi, al contrario di spendersi in prima persona concedendo la tua disponibilità a candidarti nella liste del CUI, oppure di segnalarci un amico, un conoscente in grado di darci una mano e/o che si può candidare, perché solo così potremo cambiare lo stato delle cose.E’ chiaro che con diversi punti di riferimento istituzionali(consiglieri di facoltà) la forza delle nostre numerose istanze(casa dello studente, mensa vera e propria, problemi di trasporti, singoli e specifici probleni didattici, biblioteche e ……tanto altro) diventerebbe più forte, autorevole e legittimata; diversamente avremmo una forza molto più ridotta.


In questi anni il CUI ha dimostrato con i suoi piccoli e grandi risultati ( l’ultimo obiettivo raggiunto è quello di essere riusciti a far rimanere i soldi delle tasse degli universitari iblei nel decentramento!!!!con più fondi si potrà gestire meglio la reltà locale!!!!!) che il quotidiano si può cambiare, che le esigenze degli universitari iblei sono state il centro della nostra azione.


Ma ora è arrivato il momento di dare un proprio contributo accettando la candidatura che è figlia di un progetto volto alla DIFESA DEL DIRITTO ALLO STUDIO, DEL NOSTRO DECENTRAMENTO E DELLA DIFESA COMPLESSIVA DEGLI STUDENTI IBLEI ISCRITTI ANCHE A CATANIA.


NON RASSEGNAMOCI MA ATTIVIAMOCI!!


PENSACI BENE


n.b= LE CANDIDATURE DOVRANNO ESSERE CONSEGNATE ENTRO E NON OLTRE IL 25 SETTEMBRE


GLI STUDENTI DEL PRIMO ANNO NON POTRANNO Né VOTARE Né CANDIDARSI


X info: Salvatore Gambuzza 333-2713890

venerdì 5 settembre 2008

Ricomincio da qui

Ciao a tutti, spero abbiate passato delle bellissime vacanze così come le ho passate io. Mi scuso per l'inattività del blog: nel mese di agosto è molto difficile trovare del tempo per aggiornarlo e non ho la presunzione di credere che qualcuno, invece di andare a mare, avesse perso del tempo a leggerlo.

In Italia è chiaro che la situazione è allarmante. Berlusconi ed i suoi accoliti si occupano di tutto tranne che dei problemi economici degli italiani.
L' Ici? E' ormai chiaro che verrà reintrodotta surrettiziamente nel disegno di legge sul federalismo.
L' Alitalia? Berlusconi ed i suoi si misero sulle barricate quando Spinetta, advisor di Air France, parlò di 2000 esuberi. Oggi si parla di 7000-8000 esuberi, tagli dei voli (anche su Catania) ed una compagnia che praticamente perderà la sua dimensione internazionale.
Inutile insistere più di tanto, alla fine lo sappiamo da che parte sta l'informazione. Quello che mi preoccupa è la perdita dei valori (di cui ho ampiamente parlato nel mio post precedente). Non potrò mai scordarmi di una signora che epitettò Borsellino come delinquente perchè, un paio di giorni prima di morire, rilascio un' intervista in cui lasciava chiaramente intendere il coinvolgimento di Berlusconi negli affari di Cosa Nostra.

Ma veniamo alla nostra realtà. Sono oltremodo allarmato dalla sentenza del giudice Patricia De Marco in relazione al blog di Carlo Ruta, persona che apprezzo e stimo. Tutti gli internauti sono in ebollizione, con proteste che arrivano perfino dalla Grecia. E' una sentenza scandalosa: non si può applicare analogicamente una legge penale, nel caso di specie afferente solo ed unicamente la carta stampata. Ci batteremo con tutte le nostre forze a fianco di Carlo, non soltanto per lui ma anche per noi; in questo momento, per il semplice fatto di scrivere questo post, anche io potrei essere condannato.
E finalmente una bella notizia: nasce Libera a Pozzallo. La mancanza di episodi eclatanti di mafia nella nostra provincia non deve indurci a pensare che la mafia sia assente; Giovanni Falcone diceva che quando la mafia non spara è perchè non ha nemici da combattere. Ho proprio l'impressione che qui la mafia non abbia proprio motivo di combattere, visto che in molti casi è riuscita ad inocularsi nei gangli vitali delle istituzioni. Sono sicuro che Libera saprà dare un grande contributo a questa lotta, una vera e propria guerra che lo Stato deve assolutamente vincere, utilizzando le sue forze migliori e tutta la sua autorevolezza.
Grazie all' interessamento del nostro deputato Roberto Ammatuna, nasce finalmente a Pozzallo l'ambulatorio sanitario marittimo. L' ambulatorio fornirà tutta una serie di importanti servizi: le riunioni della Commissione medica di primo grado per i marittimi si terranno a Pozzallo, così come le visite mediche per l'iscrizione fra la gente di mare, per l'idoneità allo svolgimento dell'attività di sommozzatore e per le patenti nautiche, nonchè le vaccinazioni necessarie per i viaggi internazionali.

Non voglio annoiarvi scrivendo un post lunghissimo, anche se ammetto che avrei tante altre cose da dirvi. A presto,statemi bene!

sabato 2 agosto 2008

buonanotte all'italia (l'incipit di un libro che un giorno vorrei scrivere)

Perché l’Italia è in declino?E’ la domanda che mi pongo da qualche anno a questa parte, da quando, cioè, mi sono cominciato ad interessare dei problemi del nostro paese.
Da troppo tempo l’ Italia è diventato il paese delle emergenze: emergenza rifiuti, emergenza economica, emergenza sicurezza. Nonostante ciò, il nostro paese continua ad essere ancora la settima potenza mondiale. Per quanto tempo, mi chiedo, riusciremo a mantenere questa posizione dignitosissima?
Il nostro paese è popolato da individui, in special modo i politici, i quali pensano soltanto al loro interesse particolare e mai a quello generale. E’ mai possibile andare avanti così?
Queste sono le domande che legittimamente si pone chi ama il proprio paese e rifiuta l’idea che esso possa essere tagliato fuori dai primi posti delle classifiche in materia di ricchezza, istruzione e vivibilità. Più ci si informa tramite i giornali, le televisioni e la radio e più ci si convince che il nostro paese continua a galleggiare grazie alla laboriosità, all’intelligenza ed alle specificità del popolo italiano.
L’amore per l’Italia: è questo l’elemento che sostanzialmente consente al nostro paese di resistere, nonostante tutte le sue difficoltà. Non so dirvi però se questo nostro “segreto” riuscirà a salvarci dalle varie crisi che incombono, quelle che ho appena citato e tante altre ancora.
Amare l’Italia significa tante cose: chi la ama si alza presto la mattina per studiare o lavorare, non soltanto per portare a casa uno stipendio o poter sbandierare in futuro una laurea, ma soprattutto perché crede che tramite il lavoro si possa migliorare la società giorno per giorno, mentre tramite lo studio sarà possibile migliorarla un domani.
Il nostro paese presenta immense specificità culturali ed io penso che sia fondamentale ricordarne una, ovvero il trionfo dell’ hobbesianesimo sull’aristotelismo. Essa è alla base della crisi del nostro paese.
In tutti i paesi moderni, la fiducia costituisce quel collante che tiene insieme la società. L’uomo è un animale sociale, ha interesse a vivere insieme agli altri uomini ed a viverci bene; la logica conclusione di tutto ciò è che in quelle determinate realtà territoriali il singolo, tendenzialmente, si fida del prossimo. Se tutti gli uomini, per istinto naturale, tendono a voler migliorare la società in cui vivono, io posso fidarmi del prossimo, potendosi applicare quello che in giurisprudenza si definisce principio della buona fede.
In Italia, viceversa, si è affermato il principio dell’ “Homo homini lupus”. L’intenzione del prossimo, secondo il nostro comune sentire, è quella di turlupinarmi, sopraffarmi, coventrizzarmi.
L’ istinto naturale dell’uomo è quello di assicurare le migliori condizioni possibili di vita a sé ed ai propri cari. Sulla scorta di questo ragionamento, logicamente, il terzo non può che essere considerato un nemico da distruggere.
Tale idea è stata ed è ancora oggi fomite di grandi disgrazie per il nostro paese. L’ Italia è come un grande Titanic: tutti si precipitano sulle le poche scialuppe disponibili, invece di pensare a tappare la falla ed a salvare tutti i passeggeri.
Sembra ovvio affermare, pertanto, che i problemi del nostro paese non dipendono soltanto dagli indicatori economici, oltremodo disastrosi.
In un paese che ha voglia di salvarsi dal declino, sono sufficienti pochi provvedimenti normativi ed economici al fine di scongiurare questa eventualità. Ma chi potrà mai salvare un paese che non ha voglia di salvarsi? La nostra pigrizia in tal senso si evince da tanti piccoli fatti. Un caso su tutti: ogni anno il Parlamento, su proposta del Governo, vara la cosiddetta legge finanziaria. Io non ho mai visto nessuno che si sia preoccupato di andare a verificare se le varie finanziarie potessero effettivamente migliorare la situazione del paese, mentre ho vinto tante (e forse anche troppe) persone che andavano a vedere quali penalizzazioni e quali benefici erano previsti nei loro confronti. Appena si toccano i privilegi di qualcuno si scatena il putiferio. L’ Italia è l’unico paese industrializzato in cui se si tolgono dieci euro al ricco per darli al povero non si è Robin Hood ma lo sceriffo di Nottingham. Amare l’ Italia significa saper accettare questi sacrifici, anche se imposti con l’unico scopo di risanare le finanze pubbliche; chi ama l’ Italia sa che il bilancio pubblico è anche il suo bilancio.
Se noi italiani riuscissimo almeno in parte a ridurre il nostro solipsismo, tutti gli altri popoli ci guarderebbero con invidia e desiderio di ammirazione.
Sono poco incline ad affermazioni apodittiche, poiché ho sempre pensato che in mancanza di argomentazioni sia difficile formulare una contestazione adeguata, e vi assicuro che per me il diritto di contestazione è sacro.
La storia ci insegna che il nostro paese ha vinto quando è stato unito, quando gli italiani hanno sentito che era doveroso raggiungere un determinato obiettivo. Sulla base di questa convinzione riuscimmo a fermare lo straniero sul Piave, riuscimmo a rialzarci economicamente dopo due guerre infauste e riuscimmo a far si che il nostro paese entrasse a pieno titolo in Europa, grazie all’adozione dell’ euro.
Oggi non riusciamo a porci un obiettivo da raggiungere ed è fondamentalmente per questa ragione che il nostro paese è entrato in una fase di declino profondo, per certi versi ineluttabile.
Il compito della politica sarebbe dovuto essere quello di cercare di unire il nostro paese, programmando degli obiettivi da raggiungere nel breve, medio e lungo periodo. Purtroppo, soprattutto nell’ ultimo periodo, il fine principale della politica sembra essere diventato quello di alimentare ulteriormente queste divisioni, per ragioni di carattere meramente elettorale.
Si tratta di un fenomeno che più volte è stato opportunamente criticato da Walter Veltroni: se io mi diverto a dividere la società, posso intestarmi le lotte di un frammento di essa e quindi continuare a sopravvivere in termini elettorali. Oggigiorno assistiamo al proliferare ed al diffondersi di una miriade di partiti e movimenti ispirati a questo principio: la Lega Nord contro l’ Mpa, i comunisti contro i forzaitalioti, il movimento laico contro quello cattolico, ecc.
Amare l’ Italia significa pensare al futuro e non soltanto al presente. Ma gli italiani, purtroppo, sono più per la filosofia dell’ hic ed nunc; i partiti politici, fortunatamente non tutti, anche in questo caso non hanno fatto altro che adeguarsi al comune sentire, invece di prende decisioni giuste sebbene impopolari. E’ più giusto pensare soltanto ai pensionati di oggi fregandosene di quelli di domani oppure cercare di trovare un compromesso nell’ ambito delle esigenze degli uni e degli altri?
Chiunque abbia a cuore il destino del proprio paese, sa che la seconda soluzione è quella corretta.
Anche in questo caso, purtroppo, l’hobbesianesimo continua a dominare incontrastato; pur di difendere il consenso elettorale, alcuni partiti sono arrivati al paradosso di scendere in piazza contro quello stesso governo di cui facevano parte. In presenza di situazioni simili è lecito pensare che oramai siamo alla frutta, anche se in molti comincia ad allignare l’idea che ormai sia stato servito anche il dolce.
Già negli anni 70’ finì la cosiddetta età dell’ oro, un periodo caratterizzato da un elevato sviluppo, bassi tassi di disoccupazione e benessere diffuso. Il mondo intero capì che era impossibile accontentare tutti, a fronte dell’esiguità e della limitatezza di tutta una serie di elementi, petrolio in primis. Questa frenata
dell’ economia mondiale ha avuto effetti molto gravi nel nostro paese.
I nostri lavoratori assistettero ad un totale cambiamento di rotta, dal punto di vista economico e dal punto di vista della tutela giuridica.
Per quanto concerne il primo aspetto, vi sono due aspetti di fondamentale importanza: il venir meno del principio giurisprudenziale dell’ onnicomprensività della retribuzione e la definitiva ricusazione della nozione di salario reale.
Tutti noi, analizzando qualsiasi busta paga, noteremo che vi sono diverse voci retributive (minimi,superminimi,indennità,maggiorazioni,ecc.). Molte di queste voci, come per esempio le maggiorazioni per lavoro straordinario, sono calcolate proprio sulla base della retribuzione di base, detta retribuzione-paramentro. Al fine di accrescere l’importo di queste varie voci, la giurisprudenza per lungo tempo ha dettato il principio secondo il quale per retribuzione- parametro si deve intendere l’intera retribuzione, il cosiddetto principio di onnicomprensività della retribuzione. Ma già a partire dagli anni settanta, e segnatamente negli anni novanta, si avvertì una forte esigenza di riduzione del costo del lavoro; il suddetto principio giurisprudenziale venne cassato e così vi fu una prima penalizzazione per i lavoratori. Si tratta di una prassi ancora oggi largamente diffusa, assurta a vero e proprio precetto normativo nell’ambito del d.lgs. 66/2003, laddove si è stabilito che il lavoro straordinario può essere retribuito non soltanto in termini monetari ma anche tramite riposi compensativi.
Sebbene nel nostro ordinamento giuridico non sia mai stato presente il principio del salario reale, esso era presente in via consuetudinaria; per lungo tempo si è affermata la prassi secondo cui, una volta stabilito un certo rapporto tra prestazione lavorativa e controprestazione retributiva, tale rapporto non potesse subire delle modifiche in senso peggiorativo per il lavoratore. Oggigiorno la contrattazione collettiva ha perso la sua funzione primaria di stimolare i consumi, assicurando a tutti un’esistenza libera e dignitosa. Ciò è dipeso in massima parte dall’atteggiamento delle imprese, le quali non si sono rese affatto conto di fare del male non soltanto ai lavoratori ed all’ Italia ma prima di tutto a loro stesse. Se i salari e gli stipendi restano fermi, i consumi non possono certamente aumentare. E’ assolutamente doveroso sostenere le nostre imprese e le nostre esportazioni, purchè vi sia una più equa distribuzione della ricchezza. Se ciò non sarà fatto, la storia incontrerà un lungo tornante e girerà bruscamente, facendo riemergere rancori e lotte di classe che tutti noi pensiamo siano ormai state superate.
Fino alla fatidica data del 9 novembre 1989 vi fu un forte atteggiamento di chiusura da parte dei vari stati nazionali, impegnati a risolvere i loro problemi interni e poco propensi ad accollarsi quelli di carattere internazionale o comunque extrastatale. Oggi ci troviamo in una situazione molto diversa, siamo nell’età della globalizzazione ; essa ha permesso a tantissime realtà territoriali di crescersi e prosperare ma ha anche cancellato le frontiere ideali del mercato e dell’ economia.
Oggi, infatti, non si può più dire che un problema dell’ America riguarda solo e soltanto l’ America. La crisi dei mutui subprime, paradossalmente, ha prodotto più danni in Europa che in America, visto il calo della fiducia degli analisti. Vi sono state immissioni di liquidità da parte delle varie banche superiori, nel complesso, alle somme erogate dalla Federal Riserve nel corso della crisi del ’29. La globalizzazione ha inflitto il colpo finale ai nostri lavoratori i quali, al fine di combattere il fenomeno del social dumping(concorrenza al ribasso dei lavoratori stranieri), sono stati costretti ad accettare condizioni contrattuali peggiori rispetto al passato. Le imprese ricorrono sempre più alla delocalizzazione ed i lavoratori italiani, al fine di restare competitivi sul mercato, sono costretti ad accettare condizioni di lavoro molto simili a quelle dei lavoratori orientali. Le grandi potenze orientali, Cina ed India in testa, tramite l’abbattimento del costo del lavoro sono riuscite ad attrarre investimenti ed a crescere in maniera vertiginosa; se a tale crescita economica farà seguito anche un miglioramento delle condizioni dei lavoratori, c’è da temere che tra qualche anno saranno i lavoratori cinesi a doversi adattare ai nostri standard.
Tali problemi avrebbero dovuto comportare un rafforzamento dell’unità nazionale, un’unione di intenti volta alla salvaguardia dell’economia italiana ma anche europea. E’ stata scelta la strada peggiore, fatta di chiusura, dazi e conservatorismo, teoria ben esposta nel libro “La paura e la speranza” di Tremonti, pacchianamente simboleggiata da quei manifesti della Lega Nord con la dicitura “Loro non hanno potuto mettere regole all’immigrazione clandestina, adesso vivono nelle riserve”, riferita agli indigeni del Nord America. Non si è purtroppo capito che gli effetti nefasti della globalizzazione possono essere eliminati soltanto tramite un accordo su scala internazionale, così come internazionale è stato quell’ accordo, il WTO, che può considerarsi il padre putativo del fenomeno suddetto; ciascuno stato ha invece cercato di risolvere internamente ed a modo suo il problema. Se si costruiscono delle barriere lungo tutta la scogliera,è molto difficile che l’acqua passi; ma se, di converso, le barriere vengono innalzate soltanto in una parte di essa, l’acqua scorrerà ai lati. Il mondo è ormai globalizzato e se l’ Italia proverà da sola a tirarsi fuori dalle regole del mercato, esso semplicemente la sommergerà.

Continua...

giovedì 31 luglio 2008

martedì 22 luglio 2008

Il CUI offre il servizio di iscrizione e calcolo delle tasse per l'anno accademico 2008/2009.

Quest' anno il Circolo Universitario Ibleo offre un servizio importante per tutti gli studenti iscritti presso l'Ateneo di Catania: ci riferiamo a tutti i corsi di laurea presenti non solo nel nostro territorio ibleo (Ragusa, Modica, Comiso, Vittoria) ma anche a quelli presenti a Catania, a Siracusa, a Enna, a Caltanissetta.
Ma non vogliamo limitarci solo all'Ateneo di Catania, piuttosto vogliamo offrire questi servizi a tutti gli studenti del nostro territorio che frequentano o devono immatricolarsi presso tutti gli Atenei D'Italia.
Ogni Ateneo ha una sua autonomia con propri regolamenti e procedure per quanto riguarda i seguenti servizi:
-immatricolazione ed iscrizione ( modello ISE, ISEE, ISEU, ICE ecc...ecc...);
-borse di studio;
-tesserino mensa;
-accesso ad eventuale alloggio;
-accesso alla mobilità nazionale, europea e internazionale (ad esempio: progetto ERASMUS, SOCRATES ecc...);
-vari ed eventuali altri servizi.

Nella sede operativa di via Archimede 19/D (palazzo Cocim) a Ragusa presso gli uffici del CAF CONF LAVORATORI SRL troverai il personale addetto alla compilazione dei suddetti moduli nei seguenti giorni:Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 17 alle19,30.


N.B.: Per usufruire di questo servizio, ma, anche di tutte le altre agevolazioni che il CUI fornisce, occorre il tesseramento con una quota simbolica annuale di € 10,00.
Per gli studenti già tesserati al CUI il servizio è gratuito (per l’iscrizione on-line verrà richiesto € 1,00)


PER INFORMAZIONI:
BLOG www.circolouniversitario.blogspot.com
MAIL circolouniversitarioibleo@yahoo.it
NUM. TEL.: 320/8350566 329/9762294 339/5271561
SEDE CUI E CAF CONFLAVORATORI: 0932 220798

lunedì 21 luglio 2008

Elezioni universitarie

A fine ottobre si terranno le elezioni universitarie, nell'ambito delle quali si eleggono i consiglieri di facoltà ed i senatori accademici; mentre i primi si occupano specificamente dei problemi della loro facoltà, i secondi sono chiamati ad attenzionare problemi più generali.
Le elezioni interesseranno anche le sedi decentrate di Ragusa e Modica. Il Circolo Universitario Ibleo si sta impegnando affinchè anche gli studenti della nostra provincia si candidino e vengano eletti. Chi si candida potrà essere votato sia da Rg sia da Ct, ovviamente soltanto dagli studenti del suo stesso corso di laurea (i senatori accademici invece vengono eletti dagli studenti di tutti i corsi).
E' fondamentale far eleggere qualche studente ragusano: troppi sono i problemi che affliggono le nostre università e troppo lontani sono i rappresentanti catanesi. Invito chiunque avesse la voglia di scommettersi a contattarmi, senza timori e remore. Vi chiedo di portare il vostro contributo, grande o piccolo che sia,affinchè le nostre esigenze vengano adeguatamente rappresentate nelle sedi appropriate. Siamo già impegnati nella composizione delle liste, visto l'obbligo di consegnarle con congruo anticipo. Ad agosto vi saranno feste e momenti di incontro,in modo da mettere i candidati nelle condizioni di farsi conoscere.

Per informazioni:
3332713890