venerdì 26 settembre 2008

L'erede Raffaele arraffa ed affama



È anche peggio di quando Totò spartiva il bottino fra i suoi clienti. Duecento euro a chi allevava una capra "girgentana" (agrigentina) e 500 a chi accudiva in giardino un asino pantesco (di Pantelleria), un contributo "per la lotta mondiale contro l' inquinamento" a chi viaggiava in nave, 12 euro per ogni chilo di manna tirata giù dall' albero. L' ultimo assalto alla Regione è più sfacciato. Ci sono di mezzo i parenti. Tanti. E' così che don Raffaele sta già oscurando la fama del suo predecessore sopraffatto da una velenosa guantiera di cannoli. é un arrembaggio. Più fratelli e cugini e più figli. E più nipoti e più compari. Non c' è più soltanto Palermo (dove Cuffaro ha il suo quartiere generale) ma c' è anche Catania (dove il boss dei boss è Lombardo) e - chissà come - in Sicilia ci saranno pure più soldi. Quelle che tecnicamente vengono definite le "risorse della nuova programmazione" sono in sostanza 6 miliardi e mezzo di euro che pioveranno sull' isola da qui alla primavera del 2013. Alla Regione si preparano a un altro grande banchetto. Con un condottiero che pubblicamente promette rigore e regole ma poi fa sempre finta di niente. A parole annuncia rivoluzioni nella spaventosa macchina burocratica e intanto lascia i soliti noti ai loro posti, giura di ridurre da 26 a 12 le società regionali e invece non taglia mai nulla, in nome della trasparenza sceglie come assessori due noti magistrati e poi però il suo governo scivola ancora nella vergogna dei familiari più intimi assunti per chiamata diretta. Alla muta muta - zitto zitto come si dice in Sicilia - Raffaele Lombardo è in corsa per battere tutti i record nella Sicilia delle abbuffate. Nella Regione che per la sua Sanità spende 8,5 miliardi di euro (il 30% in più della Finlandia, ha fatto notare a luglio la Corte dei Conti) tutto è come prima e più sconcio di prima. A pochi mesi dalla sua incoronazione il nuovo governatore sembra stia diventando un altro Cuffaro più smoderato di Cuffaro. Lo scandalo è diventato scandalo con Giuliana, la figlia di Giovanni Ilarda, il giudice che don Raffaele ha messo all' assessorato al Personale. Ma la lista di quei cognomi eccellenti assunti in Regione è infinita. Quelli che hanno una parentela molto stretta e gli altri, cognati, nuore, ex autisti, ex deputati "trombati". Si comincia con Piero Cammarata, primogenito di Diego, sindaco di Palermo, e si finisce con una Misuraca (parlamentare di Forza Italia) e uno Scoma (assessore di Lombardo), con un Davola (ex autista di Gianfranco Micciché) e con un Mineo (figlio di un deputato regionale). Quasi tutti sono negli staff degli assessori. Come Rosanna Schifani, sorella di Renato, presidente del Senato della Repubblica. Era già dipendente della Regione, assunta per concorso nel ' 91, poi è stata "chiamata" dall' assessore alla Famiglia Francesco Scoma. O come Viviana Buscaglia, cugina del ministro di Grazia e Giustizia Angelino Alfano. La signora, un' "esterna", è nello staff dell' assessore all' Agricoltura Giovanni La Via. L' elenco di chi si piazza lì dentro con un cognome che conta mese dopo mese è sempre lungo. Ogni assessore può avere 25 collaboratori fra segreteria particolare e segreteria tecnica, un terzo di loro arriva da fuori l' amministrazione. Così fan tutti. Pagando ciascuno degli 8 prescelti come dirigente 41.807 euro lordi più un' indennità di 7.747 euro e un' altra di 23.500. Come minimo, i fortunati che entrano in uno staff, portano a casa 70 mila euro. Gli uffici di gabinetto si trasformano in vere e proprie segreterie politiche. Come quella dell' assessore ai Beni Culturali Antonello Antinoro dell' Udc. Ha chiamato vicino a sé: Giovanni Antinoro (non parente) che era l' autista di Cuffaro; Domenico Di Carlo, segretario del braccio destro di Cuffaro, Saverio Romano; Vito Raso, amico di Cuffaro; Gianni Borrelli, ex candidato Udc amico di Cuffaro e dello stesso assessore Antinoro. Lo chiamano staff ma è una tribù. Rispetto a tutti gli altri 21 mila dipendenti regionali quelli degli staff non firmano il cartellino, hanno un rapporto solo con il loro capo - l' assessore - e tanto per gradire per gli interni un' altra indennità annua dai 7 ai 15 mila euro. E se nei "felicissimi" di Totò Cuffaro sembrava che non ci fossero limiti al limite, l' esordio come governatore di don Raffaele è stato segnato da nuovi aumenti per 72 onorevoli su 90. Il parlamento ha voluto altre tre commissioni, altri "gettoni", altri incarichi e gratifiche da aggiungere ai 19 mila euro lordi di stipendio per ogni parlamentare. Totale delle spese in più per le tre nuove commissioni: 200 mila euro. Nelle stesse settimane del bonus per gli onorevoli, tutti i dirigenti dei vari assessorati sono stati valutati e promossi. Il minimo in "pagella" era un punteggio di 70, tutti sono andati oltre il 90. Dai 3 ai 15 mila euro in più per ogni burocrate. «Il mio governo è già impegnato a tagliare gli sprechi», aveva solennemente giurato don Raffaele nel giorno del suo insediamento. Numeri e nomi raccontano come sono andate le cose. A giugno il governatore aveva proclamato che avrebbe finalmente messo mano alle 25 società collegate alla Regione, 3546 precari poi stabilizzati e in pratica tutti amici di amici, un bel po' di altri parenti di eccellenti siciliani, tutti entrati senza concorso. A luglio e a settembre ha ripetuto il proclama. Le 25 società sono sempre lì, una dependance della Regione Sicilia che conta quasi gli stessi impiegati che ha la Regione Lombardia. Sulla carta si occupano di tutto. Trasporti. Informatizzazione. Patrimonio artistico. Qualche mese fa una società ha pubblicato un avviso per comunicare l' assunzione da parte di un' altra società di 38 ingegneri. Il nome dell' altra società è stato tenuto segreto «per motivi di privacy». Poi si è scoperto che era la Sicilia e-innovazione, una struttura che gestisce almeno 300 milioni di fondi europei e statali. Ma Lombardo non prende decisioni. Parla, parla ma non si mette mai contro nessuno. Immobile come una statua, assiste alle scorrerie nel gorgo di Palermo.
Da repubblica.it

venerdì 19 settembre 2008

Elelezioni universitarie


Elezioni del 16-17 ottobre:rinnovo degli organismi di rappresentanza degli universitari dell’ Ateneo di Catania(e quindi anche del decentramento ibleo)


Non restare a guardare dalla finestra ma scendi in campo!!!!!


Care colleghe e cari colleghi,
care amiche e cari amici,
care studentesse e cari studenti,
viviamo una fase delicata della nostra vita universitaria perché i fondi nazionali per l’università e la ricerca diminuiscono(1500 milioni di euro in meno nella prossima finanziaria) , e, a peggiorare queste scelte che rendono meno moderno, competitivo e innovativo il nostro paese Italia, c’è una nostra realtà locale-universitaria che non sola stenta a decollare, ma che sta facendo dei grossi passi indietro con la soppressione dei 3 corsi di laurea, Economia Aziendale e Scienze del Governo a Modica e Scienze Informatiche a Comiso.


E’ che per questo che il CUI ha organizzato una raccolta firme arrivando a circa 2200 firme che presenterà al ConsorzioUniversitario, al Rettore e a tutti quei soggetti istituzionali universitari e non interessati in merito.
Ma non è tutto perché il 16 e 17 ottobre:
· abbiamo una grande occasione di riscatto;


· abbiamo la possibilità di dimostrare che noi crediamo nel nostro territorio e difendiamo la nostra realtà universitaria;


· abbiamo la possibilità di dimostrare che non siamo studenti di “serie b”;


· abbiamo la possibilità di far valere i nostri diritti;


· abbiamo la possibilità di eleggere i nostri rappresentanti perché VERRANNO RINNOVATI GLI ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA DEGLI UNIVERSITARI DELL’ATENEO DI CATANIA.


Ed è per questo che il CUI, realtà ormai radicata nell’università decentratata, ma che si propone anche di diventare punto di riferimento degli studenti iblei iscritti a Catania, si sta organizzando per presentare le sue liste; il CUI ti chiede di scendere in campo, di non stare più a guardare, di non vivere nella rassegnazione di chi crede che le cose non possano cambiare, ma anzi, al contrario di spendersi in prima persona concedendo la tua disponibilità a candidarti nella liste del CUI, oppure di segnalarci un amico, un conoscente in grado di darci una mano e/o che si può candidare, perché solo così potremo cambiare lo stato delle cose.E’ chiaro che con diversi punti di riferimento istituzionali(consiglieri di facoltà) la forza delle nostre numerose istanze(casa dello studente, mensa vera e propria, problemi di trasporti, singoli e specifici probleni didattici, biblioteche e ……tanto altro) diventerebbe più forte, autorevole e legittimata; diversamente avremmo una forza molto più ridotta.


In questi anni il CUI ha dimostrato con i suoi piccoli e grandi risultati ( l’ultimo obiettivo raggiunto è quello di essere riusciti a far rimanere i soldi delle tasse degli universitari iblei nel decentramento!!!!con più fondi si potrà gestire meglio la reltà locale!!!!!) che il quotidiano si può cambiare, che le esigenze degli universitari iblei sono state il centro della nostra azione.


Ma ora è arrivato il momento di dare un proprio contributo accettando la candidatura che è figlia di un progetto volto alla DIFESA DEL DIRITTO ALLO STUDIO, DEL NOSTRO DECENTRAMENTO E DELLA DIFESA COMPLESSIVA DEGLI STUDENTI IBLEI ISCRITTI ANCHE A CATANIA.


NON RASSEGNAMOCI MA ATTIVIAMOCI!!


PENSACI BENE


n.b= LE CANDIDATURE DOVRANNO ESSERE CONSEGNATE ENTRO E NON OLTRE IL 25 SETTEMBRE


GLI STUDENTI DEL PRIMO ANNO NON POTRANNO Né VOTARE Né CANDIDARSI


X info: Salvatore Gambuzza 333-2713890

venerdì 5 settembre 2008

Ricomincio da qui

Ciao a tutti, spero abbiate passato delle bellissime vacanze così come le ho passate io. Mi scuso per l'inattività del blog: nel mese di agosto è molto difficile trovare del tempo per aggiornarlo e non ho la presunzione di credere che qualcuno, invece di andare a mare, avesse perso del tempo a leggerlo.

In Italia è chiaro che la situazione è allarmante. Berlusconi ed i suoi accoliti si occupano di tutto tranne che dei problemi economici degli italiani.
L' Ici? E' ormai chiaro che verrà reintrodotta surrettiziamente nel disegno di legge sul federalismo.
L' Alitalia? Berlusconi ed i suoi si misero sulle barricate quando Spinetta, advisor di Air France, parlò di 2000 esuberi. Oggi si parla di 7000-8000 esuberi, tagli dei voli (anche su Catania) ed una compagnia che praticamente perderà la sua dimensione internazionale.
Inutile insistere più di tanto, alla fine lo sappiamo da che parte sta l'informazione. Quello che mi preoccupa è la perdita dei valori (di cui ho ampiamente parlato nel mio post precedente). Non potrò mai scordarmi di una signora che epitettò Borsellino come delinquente perchè, un paio di giorni prima di morire, rilascio un' intervista in cui lasciava chiaramente intendere il coinvolgimento di Berlusconi negli affari di Cosa Nostra.

Ma veniamo alla nostra realtà. Sono oltremodo allarmato dalla sentenza del giudice Patricia De Marco in relazione al blog di Carlo Ruta, persona che apprezzo e stimo. Tutti gli internauti sono in ebollizione, con proteste che arrivano perfino dalla Grecia. E' una sentenza scandalosa: non si può applicare analogicamente una legge penale, nel caso di specie afferente solo ed unicamente la carta stampata. Ci batteremo con tutte le nostre forze a fianco di Carlo, non soltanto per lui ma anche per noi; in questo momento, per il semplice fatto di scrivere questo post, anche io potrei essere condannato.
E finalmente una bella notizia: nasce Libera a Pozzallo. La mancanza di episodi eclatanti di mafia nella nostra provincia non deve indurci a pensare che la mafia sia assente; Giovanni Falcone diceva che quando la mafia non spara è perchè non ha nemici da combattere. Ho proprio l'impressione che qui la mafia non abbia proprio motivo di combattere, visto che in molti casi è riuscita ad inocularsi nei gangli vitali delle istituzioni. Sono sicuro che Libera saprà dare un grande contributo a questa lotta, una vera e propria guerra che lo Stato deve assolutamente vincere, utilizzando le sue forze migliori e tutta la sua autorevolezza.
Grazie all' interessamento del nostro deputato Roberto Ammatuna, nasce finalmente a Pozzallo l'ambulatorio sanitario marittimo. L' ambulatorio fornirà tutta una serie di importanti servizi: le riunioni della Commissione medica di primo grado per i marittimi si terranno a Pozzallo, così come le visite mediche per l'iscrizione fra la gente di mare, per l'idoneità allo svolgimento dell'attività di sommozzatore e per le patenti nautiche, nonchè le vaccinazioni necessarie per i viaggi internazionali.

Non voglio annoiarvi scrivendo un post lunghissimo, anche se ammetto che avrei tante altre cose da dirvi. A presto,statemi bene!