martedì 18 maggio 2010

Elezioni universitarie e futuro dell'università iblea



Il 12 e 13 maggio si sono tenute le elezioni universitarie per il rinnovo dei consigli di facoltà e degli organi superiori dell'Università di Catania.
Ancora una volta abbiamo dovuto registrate la scarsa affluenza degli studenti del decementramento ragusano,ben lontana da standard accettabili.

La conseguenza è stata l'elezione di un solo consigliere di facoltà ragusano (Paolo Pavia della facoltà di Lingue) oltre alla mancata elezione di uno studente del decentramento in qualche organo superiore.
Considerò ciò un fatto molto grave data la situazione attuale dell'università iblea, caratterizzata da un futuro incerto tra quarto polo universitario e crisi del sistema universitario italiano.
Si parla di quarto polo universitario ma non si capisce dove prenderanno i fondi per darvi corso, in un contesto di continui tagli dei fondi destinati all'istruzione e alla ricerca.

Il problema non è solo formale perchè investe la nostra vita,la carriera universitaria ed il nostro futuro.
Nell'ipotesi di un eventuale quarto polo che "valenza" avrà la laurea conseguita nel mondo del lavoro?Come verrà gestito il trasferimento degli studenti del decentramento da un ateneo ad un altro?Dovremo rinunciare ad ogni tipo di servizio per lo studente e attendere anni prima che (si spera!) ne vengano predisposti degli altri?La selezione del personale avverrà attraverso criteri meritocratici o si darà vita al classico clientelismo che nella fattispecie andrà a danneggiare la qualità della didattica?

Queste e molte altre domande albergano nella mia mente e penso sia normale,giacchè nessuno si preoccupa di informare gli studenti,rasscurarli ed evitare che,come nel mio caso, guardino al quarto polo universitario come qualcosa che li spingerà inevitabilmente a trasferirsi a Catania.

Mi fa paura e male che non molti altri studenti si pongano queste domande e non abbiano sentito la necessità di accorrere in massa al voto con lo spirito giusto, cioè quello di eleggere dei ragazzi del nostro territorio che guardino dichiaratamente ai nostri interessi ed alle nostre preoccupazioni, capaci di interagire a testa alta con Catania senza infingimenti o remore di sorta.

Non so cosa accadrà ma per quel poco che posso cercherò di seguire la situazione e di raccontarvi tutto step by step.Ho sempre creduto che veramente libertà è partecipazione e se qualcuno vorrà condividere i miei timori,le informazioni e tutto ciò che riterrete utile, sono certo che tutti insieme avremo fatto cosa grata a chi come noi ha a cuore il nostro futuro universitario, un futuro lavorativo migliore e quindi una vita dignitosa.

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