giovedì 17 luglio 2008

Se scegliamo la strada di Arcore...



L'economia è piatta. I consumi ristagnano. Gli investimenti sono fermi. La produzione industriale cala. La competitività peggiora. La redditività delle imprese flette. Il potere d'acquisto delle famiglie è eroso dal carovita. E il mix micidiale di caro petrolio e caro cibo rischia di inasprire ulteriormente l'inflazione, già ai massimi dalla metà degli anni Novanta. Se i rincari non si fermeranno, il quadro può soltanto peggiorare.

Per un single 480 euro. Per una coppia con un figlio 720 euro. Per un nucleo di quattro persone 762 euro. E' quanto hanno speso in più le famiglie italiane da gennaio a giugno 2008. Nulla di strano, se si considera il dato sull' aumento dei prezzi in Italia a giugno rispetto a un anno fa: più 3,8%, con picchi fino al 6-7% per i capitoli "importanti" (casa e bollette, trasporti, prodotti alimentari e bevande analcoliche). Aumenti del genere, stando ai dati Istat, non si verificavano dal 1996.

Benzina e petrolio sono ormai alle stelle e così le macchine restano in garage e le autostrade sono semivuote. L' Unione Petrolifera segnala il forte calo di consumi a giugno, con un picco negativo per la benzina (-10,1%) e un -2,6% del gasolio.

Brutte sorprese anche per i lavoratori con contratto a termine. Un emendamento alla manovra economica cancella il diritto all'assunzione a tempo indeterminato e lo sostituisce con una indennità variabile tra due mesi e mezzo e sei mesi di stipendio. E' l'ennesima sorpresa che il governo sta riservando al mondo del lavoro, assieme al taglio degli stipendi delle forze dell'ordine ed ai tagli al mondo della sanità.

La nuova norma sui contratti a termine riscrive il Protocollo sul welfare siglato giusto un anno fa dal governo Prodi, sindacati e imprese e poi votato da oltre 5 milioni di lavoratori. In pratica, in caso di violazione della durata del contratto a termine e della proroga non scatterà il passaggio automatico al contratto a tempo indeterminato, ma ci sarà un indennizzo calcolato in base allo stipendio del lavoratore. Il governo ha addirittura stabilito che la norma sarà applicata anche alle controversie in corso al momento dell' entrata in vigore della legge; non solo si emana una norma aberrante ma pure retroattiva!

Il governo sta inoltre studiando la possibilità di stabilire delle deroghe ai contratti nazionali sui riposi giornalieri, sulle pause e sul lavoro notturno. Verrà cancellato l' obbligo per il datore di lavoro di comunicare l' assunzione il giorno prima dell' inizio del rapporto. L'obbligo viene spostato al quinto giorno all' assunzione. Accadrà quello che è già accaduto in passato: gli imprenditori, se scoperti, diranno che il lavoratore sarebbe stato assunto entro il termine, cosa che non potrebbero fare se l'obbligo di comunicazione restasse preventivo. Una vera e propria legalizzazione del lavoro nero.

Ma Berlusconi se ne frega di tutto e di tutti, della crisi, delle famiglie allo stremo, delle borse a picco, della crescita zero, del barile di greggio, del crollo dei consumi e persino dell' inflazione: lui vuole "tirare dritto" e occuparsi solo di una nuova immunità parlamentare assoluta e di asservire sia la magistratura sia il Csm che ne garantisce l'indipendenza.

Lui si giustifica dicendo che è perseguitato da una magistratura che vuole sovvertire il voto popolare e che le varie accuse sarebbero formulate ad orologeria. Una volta qualcuno scrisse che un lupo disse a Giove che c'erano alcune pecore malvagie, le quali andavano in giro a dire che il lupo rubava troppo, e che quindi era necessario porre un freno al tutto. Sapete cosa gli rispose Giove?Ruba meno!

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