Ecco pubblicato il decreto concernente la proroga del termine per l'iscrizione. Mi scuso per la cattiva qualità dell'immagine ma penso che comunque sia leggibile.
lunedì 18 ottobre 2010
venerdì 8 ottobre 2010
Problemi nella scelta delle materie opzionali online
Vi possono essere svariati problemi che impediscono di scegliere le materie opzionali online nella sezione piano di studi. Ricordo a tutti che la scelta online va effettuata soltanto da coloro che devono iscriversi al secondo o al quarto anno, mentre gli studenti che devono iscriversi al quinto potranno scegliere le opzionali esclusivamente compilando l'apposito modulo reperibile in segreteria o online.
In caso di problemi nella scelta online è sufficiente scrivere una lettera (la forma è libera) indicante le materie opzionali scelte; ovviamente tale letterà andrà consegnata in segreteria all'atto dell'iscrizione. Di seguito vi propongo un modello che potete scaricare e compilare (io l'ho consegnato stamattina e non mi hanno posto alcun problema).
ALLEGATO
OGGETTO: Indicazione degli insegnamenti a scelta opzionale per l'anno accademico 2010/2011.
Il sottoscritto .......... ,iscritto al ...... anno della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania (sede di Ragusa) , corso di laurea magistrale, matricola ........ ,a causa del mancato aggiornamento della propria carriera nel "Portale Studente" del sito internet della facoltà e del conseguente impedimento tecnico ad indicare online, nel suddetto sito, le materie opzionali previste dal piano di studio del ..... anno, allega alla domanda di iscrizione e alla copia del versamento effettuato il seguente elenco degli insegnamenti in questione:
INSEGNAMENTI A SCELTA VINCOLATA:
...............
...............
...............
INSEGNAMENTI PROFESSIONALIZZANTI:
..............
..............
..............
INSEGNAMENTI A SCELTA LIBERA:
..............
..............
..............
Certo della Vostra cortese attenzione. Distinti saluti.
LO STUDENTE
In caso di problemi nella scelta online è sufficiente scrivere una lettera (la forma è libera) indicante le materie opzionali scelte; ovviamente tale letterà andrà consegnata in segreteria all'atto dell'iscrizione. Di seguito vi propongo un modello che potete scaricare e compilare (io l'ho consegnato stamattina e non mi hanno posto alcun problema).
ALLEGATO
OGGETTO: Indicazione degli insegnamenti a scelta opzionale per l'anno accademico 2010/2011.
Il sottoscritto .......... ,iscritto al ...... anno della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania (sede di Ragusa) , corso di laurea magistrale, matricola ........ ,a causa del mancato aggiornamento della propria carriera nel "Portale Studente" del sito internet della facoltà e del conseguente impedimento tecnico ad indicare online, nel suddetto sito, le materie opzionali previste dal piano di studio del ..... anno, allega alla domanda di iscrizione e alla copia del versamento effettuato il seguente elenco degli insegnamenti in questione:
INSEGNAMENTI A SCELTA VINCOLATA:
...............
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...............
INSEGNAMENTI PROFESSIONALIZZANTI:
..............
..............
..............
INSEGNAMENTI A SCELTA LIBERA:
..............
..............
..............
Certo della Vostra cortese attenzione. Distinti saluti.
LO STUDENTE
giovedì 23 settembre 2010
Gli studenti iblei chiedono più servizi
Per gli universitari ragusani il bicchiere è mezzo pieno o,se volete,mezzo vuoto.Promossi i professori,bocciate le strutture. Proprio la carenza di queste ultime ha indotto gli studenti, soprattutto quelli di Giurisprudenza, a chiedere il trasferimento in altra sede.
Ci sono carenze in laboratori, mezzi didattici, biblioteca, assistenza per l'avviamento al mondo del lavoro. I docenti soddisfano gli studenti della sede di Ragusa ma l' Università di sole lezioni e questa verità gli studenti la conoscono fin troppo bene. Bisogna dunque migliorare i servizi e offrire opportunità se Ragusa vuole avere un futuro più certo e soprattutto partire con il piede giusto in ottica del quarto polo universitario. Le riflessioni degli studenti di Ragusa, ma anche di quelli di Siracusa, sono state raccolte da Demopolis, istituto nazionale di ricerche che ha avuto l'incarico da parte dell'Università di Catania di capire quali sono le aspettative dei giovani universitari.
Se potessero tornare indietro, i due terzi degli iscritti a Ragusa confermerebbero la scelta a suo tempo compiuta: elementi di forza, secondo l'indagine Demopolis, risultano essere la qualità della didattica, la competenza dei docenti ed, in special modo, la comodità offerta dalla maggiore vicinanza al luogo di residenza, fattore che ha permesso l'iscrizione anche a chi non si sarebbe potuto permettere, per ragioni economiche, una scelta differente.
Il mondo degli studenti iblei manifesta molta incertezza per il futuro della sede di Ragusa e questo dubbio ha molto condizionato la platea dei possibili iscritti. Demopolis ha intervistato 300 studenti iscritti a Ragusa, un campione significativo che potrà indurre alla riflessione il consorzio alla vigilia di scelte importanti per il futuro dell' università iblea.
Da www.corrierediragusa.it
Ci sono carenze in laboratori, mezzi didattici, biblioteca, assistenza per l'avviamento al mondo del lavoro. I docenti soddisfano gli studenti della sede di Ragusa ma l' Università di sole lezioni e questa verità gli studenti la conoscono fin troppo bene. Bisogna dunque migliorare i servizi e offrire opportunità se Ragusa vuole avere un futuro più certo e soprattutto partire con il piede giusto in ottica del quarto polo universitario. Le riflessioni degli studenti di Ragusa, ma anche di quelli di Siracusa, sono state raccolte da Demopolis, istituto nazionale di ricerche che ha avuto l'incarico da parte dell'Università di Catania di capire quali sono le aspettative dei giovani universitari.
Se potessero tornare indietro, i due terzi degli iscritti a Ragusa confermerebbero la scelta a suo tempo compiuta: elementi di forza, secondo l'indagine Demopolis, risultano essere la qualità della didattica, la competenza dei docenti ed, in special modo, la comodità offerta dalla maggiore vicinanza al luogo di residenza, fattore che ha permesso l'iscrizione anche a chi non si sarebbe potuto permettere, per ragioni economiche, una scelta differente.
Il mondo degli studenti iblei manifesta molta incertezza per il futuro della sede di Ragusa e questo dubbio ha molto condizionato la platea dei possibili iscritti. Demopolis ha intervistato 300 studenti iscritti a Ragusa, un campione significativo che potrà indurre alla riflessione il consorzio alla vigilia di scelte importanti per il futuro dell' università iblea.
Da www.corrierediragusa.it
lunedì 13 settembre 2010
Materie opzionali: chiarimenti,problematiche,consigli
La disciplina prevista dalla delibera del Consiglio di Facoltà.
A partire dal nuovo A.A. 2010/2011, lo studente, contestualmente all'iscrizione al nuovo anno di corso e nel rispetto dei termini previsti, cioè entro l'ottobre 2010, dovrà effettuare obbligatoriamente la scelta dell'insegnamento opzionale o degli insegnamenti opzionali previsti dal proprio piano di studi ( insegnamento a scelta vincolata, professionalizzante, non professionalizzante o in lingua inglese).
Per gli insegnamenti opzionali collegati al secondo ed al quarto anno, gli studenti dovranno effettuare la scelta collegandosi telematicamente alla propria carriera ed indicare l'insegnamento scelto.
Per gli insegnamenti opzionali collegati al quinto anno, gli studenti dovranno effettuare la scelta mediante la compilazione di appositi moduli cartacei scaricabili dal sito della facoltà, dalla pagina attività didattica o dalla sezione modulistica, oppure ritirarli presso i SIS della facoltà, i Servizi Didattici della Facoltà o presso gli uffici della Segreteria Studenti.
La scelta degli insegnamenti opzionali non va effettuata per tutta la carriera futura ma con riferimento agli insegnamenti di cui in debito o che sono previsti nell'anno di corso al quale ci si iscrive.
La scelta dell'insegnamento opzionale non potrà essere effettuata nè modificata in corso dell'anno.
Al fine di consentire una scelta più oculata saranno pubblicati sul sito della Facoltà il calendario di tutte le lezioni dell' intero Anno Accademico e i programmi degli insegnamenti opzionali.
Problematiche.
Dei problemi si potrebbero verificare ove, cosa che avviene molto spesso, non vi abbiano ancora registrato delle materie e quindi risultiate ancora iscritti come ripetenti.
In tale situazione gli studenti che devono iscriversi al secondo o al quarto anno dovranno iscriversi come ripetenti (ovviamente non si potranno scegliere le materie opzionali online) e recarsi presso la Segreteria della Facoltà col modulo di iscrizione compilato online e successivamente stampato.
In quella sede sarà possibile correggere l'anno al quale intendete iscrivervi e compilare il relativo modulo per la scelta delle materie opzionali, modulo scaricabile online o reperibile in Segreteria.
Gli studenti che devono iscriversi al quinto anno dovranno necessariamente compilare tale modulo all'atto dell'iscrizione poichè non è prevista la scelta delle materia opzionali online.
Per quanto riguarda i consigli per la scelta delle materie mi sento di essere concreto e quindi mi vi consiglio tutte quelle materie insegnate da professori certo esigenti ma che comunque non sono particolarmente pignoli e, salvo lacune nella preparazione, non si pongono problemi nel farvi superare l'esame a primo tentativo.
Spero di esservi stato utile con questo mio post e di aver fatto luce su una materia che suscita molti dubbi. Per qualunque cosa non esitate a commentare, contattarmi su fb o al cellulare. Per essere sempre aggiornati sugli ultimi post iscrivetevi al relativo gruppo su Facebook cliccando su questo link .
A partire dal nuovo A.A. 2010/2011, lo studente, contestualmente all'iscrizione al nuovo anno di corso e nel rispetto dei termini previsti, cioè entro l'ottobre 2010, dovrà effettuare obbligatoriamente la scelta dell'insegnamento opzionale o degli insegnamenti opzionali previsti dal proprio piano di studi ( insegnamento a scelta vincolata, professionalizzante, non professionalizzante o in lingua inglese).
Per gli insegnamenti opzionali collegati al secondo ed al quarto anno, gli studenti dovranno effettuare la scelta collegandosi telematicamente alla propria carriera ed indicare l'insegnamento scelto.
Per gli insegnamenti opzionali collegati al quinto anno, gli studenti dovranno effettuare la scelta mediante la compilazione di appositi moduli cartacei scaricabili dal sito della facoltà, dalla pagina attività didattica o dalla sezione modulistica, oppure ritirarli presso i SIS della facoltà, i Servizi Didattici della Facoltà o presso gli uffici della Segreteria Studenti.
La scelta degli insegnamenti opzionali non va effettuata per tutta la carriera futura ma con riferimento agli insegnamenti di cui in debito o che sono previsti nell'anno di corso al quale ci si iscrive.
La scelta dell'insegnamento opzionale non potrà essere effettuata nè modificata in corso dell'anno.
Al fine di consentire una scelta più oculata saranno pubblicati sul sito della Facoltà il calendario di tutte le lezioni dell' intero Anno Accademico e i programmi degli insegnamenti opzionali.
Problematiche.
Dei problemi si potrebbero verificare ove, cosa che avviene molto spesso, non vi abbiano ancora registrato delle materie e quindi risultiate ancora iscritti come ripetenti.
In tale situazione gli studenti che devono iscriversi al secondo o al quarto anno dovranno iscriversi come ripetenti (ovviamente non si potranno scegliere le materie opzionali online) e recarsi presso la Segreteria della Facoltà col modulo di iscrizione compilato online e successivamente stampato.
In quella sede sarà possibile correggere l'anno al quale intendete iscrivervi e compilare il relativo modulo per la scelta delle materie opzionali, modulo scaricabile online o reperibile in Segreteria.
Gli studenti che devono iscriversi al quinto anno dovranno necessariamente compilare tale modulo all'atto dell'iscrizione poichè non è prevista la scelta delle materia opzionali online.
Per quanto riguarda i consigli per la scelta delle materie mi sento di essere concreto e quindi mi vi consiglio tutte quelle materie insegnate da professori certo esigenti ma che comunque non sono particolarmente pignoli e, salvo lacune nella preparazione, non si pongono problemi nel farvi superare l'esame a primo tentativo.
Consigli.
Vi consiglio caldamente le materie insegnate dal prof. Speciale (Storia del diritto moderno e contemporaneo), dal prof. Andronico (Teoria generale del diritto), dal prof . Ricci (Diritto del lavoro delle P.A.), dal prof. Amato (Biogiuridica) e dal prof. Condorelli (Diritto ecclesiastico), oltre alle lingue straniere ed all'Informatica base e giuridica.Spero di esservi stato utile con questo mio post e di aver fatto luce su una materia che suscita molti dubbi. Per qualunque cosa non esitate a commentare, contattarmi su fb o al cellulare. Per essere sempre aggiornati sugli ultimi post iscrivetevi al relativo gruppo su Facebook cliccando su questo link .
martedì 7 settembre 2010
Aspettando il quarto polo
Il Senato Accademico dell’Università di Catania accoglie le richieste del consorzio ibleo, ma fissa qualche paletto. Giurisprudenza e Agraria resteranno a Ragusa per un altro anno, poi andranno avanti solo in caso di costituzione della nuova Università. A Catania Lettere e Lingue si fonderanno, ma c’è incertezza sul nome della nuova facoltà. Liberi di scegliere per il "tutti a casa" i docenti di Lingue impegnati a Ragusa
-Senato accademico,approvato l'accordo di transazione con Ragusa
Restava da sciogliere soltanto il nodo dei corsi decentrati a Ragusa. Adesso, a poche ore dalla scadenza, il “Manifesto degli Studi” dell’Università di Catania per l’anno accademico 2010-11 è finalmente completo: oltre ad Agraria e Lingue, rimarrà a Ragusa anche Giurisprudenza. In base a un esame dei documenti prodotti dal Senato accademico nella seduta del 14 giugno 2010, Step1 è in grado di chiarire i termini della “cessione” della Facoltà di Lingue alla sede di Ragusa e i principali nodi sul tappeto.
Rigidi paletti: Giurisprudenza e di Agraria: rimarranno a Ragusa solo per il 2010/11
Lo scorso 28 maggio il Senato accademico aveva proposto di attivare solo il primo anno di una laurea triennale e di una laurea magistrale delle Facoltà di Agraria e di Lingue. Ma la richiesta avanzata dal Consorzio universitario della Provincia di Ragusa era stata perentoria: “In attesa del quarto polo, lasciamo ancora per un anno tutto com’è”. I dirigenti del Consorzio attribuivano un grande significato al mantenimento delle iscrizioni al primo anno di Giurisprudenza nella convinzione che, nella logica della competizione con Siracusa ed Enna, conterà “il possesso” di più facoltà possibili. E così è stato. Nella riunione straordinaria di ieri, lunedì 14 giugno, il Senato accademico ha acconsentito. E su queste basi sarà possibile stabilire un “accordo con transazione” con il consorzio ibleo. Ma è stato posto un rigido paletto: i corsi di Giurisprudenza e di Agraria non proseguiranno: «Gli studenti qualora il quarto polo nascesse nell’a.a. 2011/2012 e comprendesse le Facoltà dei suddetti corsi potranno continuare gli studi presso la nuova Università, invece, nel caso in cui il quarto polo non sia stato costituito in tempo utile per essere operativo a partire dall’a.a. 2011/2012 potranno scegliere di continuare gli studi presso le Facoltà dell’Università di Catania o optare per qualsiasi altro ateneo facendo richiesta con apposita istanza».
La questione del nome della nuova facoltà derivante dalla fusione di Lettere e Lingue
Il problema della Facoltà di Lingue si presenta più complesso. Lingue sarà infatti l’unica facoltà dell’Università di Catania a rimanere a Ragusa anche in caso di mancata istituzione del cosiddetto quarto polo. Lasciamo la parola al documento “Proposta di accordo con transazione”, presentato tra gli allegati all’o.d.g. del Senato accademico: «a partire dall’a.a. 2011/2012, la facoltà di Lingue e letterature straniere svolgerà la propria attività esclusivamente presso la sede di Ragusa». Che fine faranno allora i corsi di Lingue di Catania? La pretesa di avere un’esclusiva dei corsi di Lingue per la sede di Ragusa è stata seccamente respinta. Sempre a partire dal 2011/2012 infatti «il completamento degli attuali corsi della facoltà di Lingue di Catania e l’attivazione di nuovi cicli di corsi di studio in Lingue e in ambito linguistico presso la sede di Catania saranno a cura della facoltà derivante dall’accorpamento della facoltà di Lingue e letterature straniere e della facoltà di Lettere e filosofia, che solo in caso di istituzione del quarto polo potrà essere denominata facoltà di “Lettere, Filosofia e Lingue”; in caso contrario, la facoltà derivante dall’accorpamento della facoltà di Lingue e letterature straniere e della facoltà di Lettere e filosofia manterrà la denominazione “Lettere e filosofia”». I corsi di laurea in Lingue presso l’università di Catania rimarranno dunque tutti attivi. Rimane invece in sospeso il nome che assumerà la nuova facoltà derivante dall’accorpamento di Lettere e Lingue.
L’ammontare delle risorse che l’ateneo dovrebbe ricavare dall’accordo col consorzio di Ragusa
Il rapporto tra l’università di Catania e gli enti locali di Siracusa e di Ragusa non è stato un matrimonio d’amore, ma d’interesse. Cruciale è dunque l’ammontare delle risorse su cui l’università di Catania potrà contare per il mantenimento dei corsi decentrati. Si tratta innanzi tutto dell’arretrato delle somme che il consorzio si è finora rifiutato di versare. L’importo complessivo è stato definito in 2 milioni e 600.000 euro «a tacitazione di ogni e qualsiasi pretesa dell’Università relativa a tutti i corsi di laurea tenuti fino all’anno accademico 2009-2010». Questi arretrati dovrebbero essere versati in 4 anni, con una rata di 650.000 euro l’anno, fino al saldo definitivo nel 2013. Il consorzio si obbliga inoltre a versare 1 milione e 400.000 euro per i corsi delle facoltà di Giurisprudenza e di Agraria che verranno tenuti nel 2010-2011 («di cui la metà entro il 31 ottobre 2010 e la restante metà entro il 31 ottobre 2011») e un milione e 500.000 euro per il mantenimento della Facoltà di Lingue (con una previsione di cifre crescenti negli anni successivi). Facendo una rapida somma il conto della spesa a carico del consorzio, per il 2010/2011, è pari a 3.550.000 euro. Il Senato accademico non si è tuttavia particolarmente soffermato sull’analisi della bozza di “accordo con transazione”. Il testo allegato agli atti del massimo organo collegiale dell’ateneo sembra in verità presentare una contraddizione. Mentre il Senato ha votato che Agraria e Giurisprudenza rimarranno a Ragusa soltanto per il prossimo anno accademico, la bozza prevede la possibilità di proseguire il rapporto “nelle more dell’istituzione del quarto polo” fino al 2013-2014. Continuerà tutto come prima, anche se la costituzione del quarto polo dovesse essere rinviata? Occorrerà attendere il testo definitivo per comprendere se tale apparente motivo di contraddizione verrà chiarito.
Piena garanzia del “diritto al rientro” di tutti docenti impegnati a Ragusa
Si tratta forse dell’elemento più importante dell’intera deliberazione del Senato accademico. Non per caso la definizione della scrupolosa tabella è stata affidata a un giurista: il prof. Di Cataldo, preside di Giurisprudenza. In vista della costituzione della facoltà di Lingue con sede esclusiva a Ragusa, ed ancora più in vista dell’eventuale costituzione di un nuovo ateneo, nessuno potrà obbligare i docenti dell’attuale facoltà di Lingue a trasferirsi obbligatoriamente nella sede di Ragusa. La deliberazione del Senato accademico è in questo senso assai esplicita: «I docenti che in atto prestano servizio presso la facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania – ivi compresi i docenti di ruolo in atto impegnati presso la sede di Ragusa – laddove, nell’a.a. 2011/2012, non intendano restare incardinati presso la facoltà di Lingue e letterature straniere, con sede esclusiva a Ragusa, potranno, entro il 15 luglio 2010, chiedere il passaggio per mobilità interna alla facoltà, con sede a Catania, derivante dall’accorpamento della facoltà di Lingue e Letterature straniere e della facoltà di Lettere e filosofia, ove saranno definitivamente incardinati a partire dal novembre 2011, fatta salva la possibilità di rinunciare alla richiesta di mobilità interna entro il 28 febbraio 2011».
Verifica dell’esistenza di un corpo docente per la facoltà di Lingue da attivare a Ragusa
L’ultima domanda da porsi è cosa succederà se, com’è probabile, la stragrande maggioranza dei docenti di Lingue opterà per l’insegnamento a Catania? La deliberazione del Senato prevede l’apertura di una “chiamata di disponibilità”, che investirà prima i docenti di Lettere (dal 15 al 30 luglio 2010), poi quelli di tutte le facoltà dell’ateneo (dal 31 luglio al 14 agosto). Alla fine di questa consultazione si potranno tirare le somme. «Entro il mese di ottobre 2011, tenuto conto delle richieste di passaggio per mobilità interna sopra specificate, verranno costituiti i nuovi organi accademici della facoltà di Lingue e letterature straniere con sede esclusiva a Ragusa; laddove, alla data del 1 ottobre 2011, il numero dei professori (ordinari e associati) che intendono restare incardinati presso la sede di Ragusa risulti inferiore a cinque, di cui almeno tre professori di prima fascia e due professori di seconda fascia, l’organizzazione dei corsi presso la sede di Ragusa sarà assicurata dalla facoltà derivante dall’accorpamento della facoltà di Lingue e Letterature straniere e della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania; ciò, fino al raggiungimento del predetto numero minimo di professori, utile a consentire la costituzione dei nuovi organi accademici della facoltà di Lingue e letterature straniere, con sede esclusiva a Ragusa».Una deliberazione assunta a larga maggioranza ma non all’unanimità. La votazione di quanto deliberato ha visto contrari soltanto il preside Famoso e quattro dei cinque rappresentanti degli studenti: Nunzio Rinzivillo (Liberi e forti, area Mpa), Andrea Fichera (Studenti per la liberta’, area Pdl ‘lealista’), Emilio Castrogiovanni (Alleanza universitaria-Azione giovani-Controcampus-Arcadia e Trinacria, area Pdl ex An), Giovanni Coppolino (Intesa autonomista, area Mpa).
da http://www.step1.it/
-Senato accademico,approvato l'accordo di transazione con Ragusa
Restava da sciogliere soltanto il nodo dei corsi decentrati a Ragusa. Adesso, a poche ore dalla scadenza, il “Manifesto degli Studi” dell’Università di Catania per l’anno accademico 2010-11 è finalmente completo: oltre ad Agraria e Lingue, rimarrà a Ragusa anche Giurisprudenza. In base a un esame dei documenti prodotti dal Senato accademico nella seduta del 14 giugno 2010, Step1 è in grado di chiarire i termini della “cessione” della Facoltà di Lingue alla sede di Ragusa e i principali nodi sul tappeto.
Rigidi paletti: Giurisprudenza e di Agraria: rimarranno a Ragusa solo per il 2010/11
Lo scorso 28 maggio il Senato accademico aveva proposto di attivare solo il primo anno di una laurea triennale e di una laurea magistrale delle Facoltà di Agraria e di Lingue. Ma la richiesta avanzata dal Consorzio universitario della Provincia di Ragusa era stata perentoria: “In attesa del quarto polo, lasciamo ancora per un anno tutto com’è”. I dirigenti del Consorzio attribuivano un grande significato al mantenimento delle iscrizioni al primo anno di Giurisprudenza nella convinzione che, nella logica della competizione con Siracusa ed Enna, conterà “il possesso” di più facoltà possibili. E così è stato. Nella riunione straordinaria di ieri, lunedì 14 giugno, il Senato accademico ha acconsentito. E su queste basi sarà possibile stabilire un “accordo con transazione” con il consorzio ibleo. Ma è stato posto un rigido paletto: i corsi di Giurisprudenza e di Agraria non proseguiranno: «Gli studenti qualora il quarto polo nascesse nell’a.a. 2011/2012 e comprendesse le Facoltà dei suddetti corsi potranno continuare gli studi presso la nuova Università, invece, nel caso in cui il quarto polo non sia stato costituito in tempo utile per essere operativo a partire dall’a.a. 2011/2012 potranno scegliere di continuare gli studi presso le Facoltà dell’Università di Catania o optare per qualsiasi altro ateneo facendo richiesta con apposita istanza».
La questione del nome della nuova facoltà derivante dalla fusione di Lettere e Lingue
Il problema della Facoltà di Lingue si presenta più complesso. Lingue sarà infatti l’unica facoltà dell’Università di Catania a rimanere a Ragusa anche in caso di mancata istituzione del cosiddetto quarto polo. Lasciamo la parola al documento “Proposta di accordo con transazione”, presentato tra gli allegati all’o.d.g. del Senato accademico: «a partire dall’a.a. 2011/2012, la facoltà di Lingue e letterature straniere svolgerà la propria attività esclusivamente presso la sede di Ragusa». Che fine faranno allora i corsi di Lingue di Catania? La pretesa di avere un’esclusiva dei corsi di Lingue per la sede di Ragusa è stata seccamente respinta. Sempre a partire dal 2011/2012 infatti «il completamento degli attuali corsi della facoltà di Lingue di Catania e l’attivazione di nuovi cicli di corsi di studio in Lingue e in ambito linguistico presso la sede di Catania saranno a cura della facoltà derivante dall’accorpamento della facoltà di Lingue e letterature straniere e della facoltà di Lettere e filosofia, che solo in caso di istituzione del quarto polo potrà essere denominata facoltà di “Lettere, Filosofia e Lingue”; in caso contrario, la facoltà derivante dall’accorpamento della facoltà di Lingue e letterature straniere e della facoltà di Lettere e filosofia manterrà la denominazione “Lettere e filosofia”». I corsi di laurea in Lingue presso l’università di Catania rimarranno dunque tutti attivi. Rimane invece in sospeso il nome che assumerà la nuova facoltà derivante dall’accorpamento di Lettere e Lingue.
L’ammontare delle risorse che l’ateneo dovrebbe ricavare dall’accordo col consorzio di Ragusa
Il rapporto tra l’università di Catania e gli enti locali di Siracusa e di Ragusa non è stato un matrimonio d’amore, ma d’interesse. Cruciale è dunque l’ammontare delle risorse su cui l’università di Catania potrà contare per il mantenimento dei corsi decentrati. Si tratta innanzi tutto dell’arretrato delle somme che il consorzio si è finora rifiutato di versare. L’importo complessivo è stato definito in 2 milioni e 600.000 euro «a tacitazione di ogni e qualsiasi pretesa dell’Università relativa a tutti i corsi di laurea tenuti fino all’anno accademico 2009-2010». Questi arretrati dovrebbero essere versati in 4 anni, con una rata di 650.000 euro l’anno, fino al saldo definitivo nel 2013. Il consorzio si obbliga inoltre a versare 1 milione e 400.000 euro per i corsi delle facoltà di Giurisprudenza e di Agraria che verranno tenuti nel 2010-2011 («di cui la metà entro il 31 ottobre 2010 e la restante metà entro il 31 ottobre 2011») e un milione e 500.000 euro per il mantenimento della Facoltà di Lingue (con una previsione di cifre crescenti negli anni successivi). Facendo una rapida somma il conto della spesa a carico del consorzio, per il 2010/2011, è pari a 3.550.000 euro. Il Senato accademico non si è tuttavia particolarmente soffermato sull’analisi della bozza di “accordo con transazione”. Il testo allegato agli atti del massimo organo collegiale dell’ateneo sembra in verità presentare una contraddizione. Mentre il Senato ha votato che Agraria e Giurisprudenza rimarranno a Ragusa soltanto per il prossimo anno accademico, la bozza prevede la possibilità di proseguire il rapporto “nelle more dell’istituzione del quarto polo” fino al 2013-2014. Continuerà tutto come prima, anche se la costituzione del quarto polo dovesse essere rinviata? Occorrerà attendere il testo definitivo per comprendere se tale apparente motivo di contraddizione verrà chiarito.
Piena garanzia del “diritto al rientro” di tutti docenti impegnati a Ragusa
Si tratta forse dell’elemento più importante dell’intera deliberazione del Senato accademico. Non per caso la definizione della scrupolosa tabella è stata affidata a un giurista: il prof. Di Cataldo, preside di Giurisprudenza. In vista della costituzione della facoltà di Lingue con sede esclusiva a Ragusa, ed ancora più in vista dell’eventuale costituzione di un nuovo ateneo, nessuno potrà obbligare i docenti dell’attuale facoltà di Lingue a trasferirsi obbligatoriamente nella sede di Ragusa. La deliberazione del Senato accademico è in questo senso assai esplicita: «I docenti che in atto prestano servizio presso la facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania – ivi compresi i docenti di ruolo in atto impegnati presso la sede di Ragusa – laddove, nell’a.a. 2011/2012, non intendano restare incardinati presso la facoltà di Lingue e letterature straniere, con sede esclusiva a Ragusa, potranno, entro il 15 luglio 2010, chiedere il passaggio per mobilità interna alla facoltà, con sede a Catania, derivante dall’accorpamento della facoltà di Lingue e Letterature straniere e della facoltà di Lettere e filosofia, ove saranno definitivamente incardinati a partire dal novembre 2011, fatta salva la possibilità di rinunciare alla richiesta di mobilità interna entro il 28 febbraio 2011».
Verifica dell’esistenza di un corpo docente per la facoltà di Lingue da attivare a Ragusa
L’ultima domanda da porsi è cosa succederà se, com’è probabile, la stragrande maggioranza dei docenti di Lingue opterà per l’insegnamento a Catania? La deliberazione del Senato prevede l’apertura di una “chiamata di disponibilità”, che investirà prima i docenti di Lettere (dal 15 al 30 luglio 2010), poi quelli di tutte le facoltà dell’ateneo (dal 31 luglio al 14 agosto). Alla fine di questa consultazione si potranno tirare le somme. «Entro il mese di ottobre 2011, tenuto conto delle richieste di passaggio per mobilità interna sopra specificate, verranno costituiti i nuovi organi accademici della facoltà di Lingue e letterature straniere con sede esclusiva a Ragusa; laddove, alla data del 1 ottobre 2011, il numero dei professori (ordinari e associati) che intendono restare incardinati presso la sede di Ragusa risulti inferiore a cinque, di cui almeno tre professori di prima fascia e due professori di seconda fascia, l’organizzazione dei corsi presso la sede di Ragusa sarà assicurata dalla facoltà derivante dall’accorpamento della facoltà di Lingue e Letterature straniere e della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania; ciò, fino al raggiungimento del predetto numero minimo di professori, utile a consentire la costituzione dei nuovi organi accademici della facoltà di Lingue e letterature straniere, con sede esclusiva a Ragusa».Una deliberazione assunta a larga maggioranza ma non all’unanimità. La votazione di quanto deliberato ha visto contrari soltanto il preside Famoso e quattro dei cinque rappresentanti degli studenti: Nunzio Rinzivillo (Liberi e forti, area Mpa), Andrea Fichera (Studenti per la liberta’, area Pdl ‘lealista’), Emilio Castrogiovanni (Alleanza universitaria-Azione giovani-Controcampus-Arcadia e Trinacria, area Pdl ex An), Giovanni Coppolino (Intesa autonomista, area Mpa).
da http://www.step1.it/
lunedì 6 settembre 2010
Libertà universitaria
Molti mi pongono delle domande circa la mia idea di università e ciò che ho in mente di veicolare attraverso il mio blog e quindi,prima di tuffarmi in questa nuova esperienza a tempo pieno,ritengo doveroso pubblicare questo breve post per fare un po' di chiarezza.
Mediante questo blog intendo promuovere e difendere in tutte le sue forme il concetto di libertà universitaria, un qualcosa che va oltre i semplici diritti degli studenti o il miglioramento dei servizi.
Libertà universitaria significa vivere massimamente la realtà universitaria, significa partecipazione,entusiasmo,gruppo.
Libertà universitaria significa avere il diritto di essere informati in tempo reale su tutto ciò che merita di essere conosciuto e poter vivere il mondo universitario in tutta la sua pienezza.
Libertà universitaria significa avere il diritto di interagire con i propri rappresentanti non solo nel periodo delle elezioni universitarie.
Libertà universitaria significa poter usufruire di momenti di confronto vero con le istituzioni politiche le quali,fin troppe volte,ricorrono a questo confronto soltanto nei momenti di crisi per ricercare il consenso. I nostri politici non hanno capito che non si tratta di dare un contentino a dei bambini ma di poter venire a conoscenza delle idee e delle proposte di chi sta dentro l'università e la vive tutti i giorni. Tentare di migliorare l'università senza ascoltare gli studenti è come provare a ridurre i rischi connessi al nucleare non coinvolgendo il mondo degli ingegneri nucleari.
Libertà universitaria significa anche capacità degli studenti di porre poche richieste sensate, visto che in fin dei conti sono poche le cose che servirebbero per migliorare la nostra vita universitaria: qualche appello in più,una mensa decente,una migliore organizzazione degli esami per evitare di andare a Rg e sentirsi dire di tornare tra tre giorni. Troppo spesso ci si riduce a chiedere la luna e così facendo si finisce per ottenere il nulla.
Tutto questo per me significa libertà universitaria e, attraverso questo mio umile blog, cercherò di assolvere in primo luogo al dovere di informare gli studenti. Non potrei fare di più e anche potendo non lo vorrei perchè essere comunità significa organizzarsi insieme e lavorare insieme per ottenere quelle vittorie che ci consentiranno di pensarci come studenti nell'accezione più ampia e positiva del termine.
domenica 30 maggio 2010
Comunicato stampa dei Gd sul blocco delle iscrizioni a giurisprudenza
«Il blocco delle iscrizioni alla facoltà di Giurisprudenza per l’anno 2010-2011, come risulta ad oggi dal manifesto degli studi approvato dal Senato Accademico dell’Università di Catania, è sicuramente un fatto allarmante».
Interviene così Gianni Scala, Segretario Provinciale dei Giovani Democratici.
«La decisione deliberata dal Senato Accademico cancella, di fatto, una realtà importante e di eccellenza, che qualifica l’intero territorio, e garantisce anche un indotto economico non indifferente.
Stando agli ultimi dati, infatti, gli studenti Ragusani iscritti in legge si laureano in tempi più brevi e con migliori risultati rispetto ai colleghi Catanesi.
Pertanto, ci auguriamo – prosegue Scala – che nelle prossime trattative tra il Rettore e le Istituzioni che decideranno le sorti dell’università iblea, si tenga conto del grave danno che la cancellazione della facoltà produrrebbe per la nostra provincia».
Interviene così Gianni Scala, Segretario Provinciale dei Giovani Democratici.
«La decisione deliberata dal Senato Accademico cancella, di fatto, una realtà importante e di eccellenza, che qualifica l’intero territorio, e garantisce anche un indotto economico non indifferente.
Stando agli ultimi dati, infatti, gli studenti Ragusani iscritti in legge si laureano in tempi più brevi e con migliori risultati rispetto ai colleghi Catanesi.
Pertanto, ci auguriamo – prosegue Scala – che nelle prossime trattative tra il Rettore e le Istituzioni che decideranno le sorti dell’università iblea, si tenga conto del grave danno che la cancellazione della facoltà produrrebbe per la nostra provincia».
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